Con una nota unitaria Faib, Fegica e Figisc hanno scritto ai Vertici del Gruppo Api Ip, al Dott. Daniele Bandiera, Amministratore Delegato, al Dr. Stefano Sterpone, Direttore Rete, al Dr. Simone Alfonsi, Pricing & Sales Management e al Dr. Massimo Pagani, Responsabile Funzione Supporto Rete e Performance per chiedere un confronto urgente sulle strategie di integrazione che il nuovo Gruppo petrolifero intende attuare.
Nella nota le tre Federazioni affermano che “pur comprendendo la delicata fase della fusione a seguito dell’acquisizione della rete a marchio Total-Erg” si ritiene “indispensabile un confronto per condividere, in uno spirito di collaborazione costruttiva, i diversi passaggi dell’integrazione dei due Gruppi che daranno vita ad una delle più importanti Compagnie petrolifere a livello nazionale”, poichè “diverse sono ad oggi le problematiche che vi abbiamo segnalato, a partire dalla sottolineatura che ad oggi esistono due Accordi economici e normativi distinti che disciplinano i rapporti delle due aziende ed i rispettivi gestori a marchio. Le fusioni o le incorporazioni di due aziende petrolifere, come ci ha consentito di verificare negli anni passati la storia di questo settore, se non opportunamente gestiti e coordinati, possono produrre significativi profili di criticità e di crescente disaffezione, sia da parte del consumatore finale che da parte di coloro incaricati di rappresentare sul territorio le Aziende coinvolte – i gestori degli impianti di distribuzione carburanti appunto – verso i marchi interessati.”
Alla luce di queste considerazioni Faib, Fegica e Figisc confermano “le forti preoccupazioni dei gestori coinvolti” e notificano “di non essere disponibili ad accettare penalizzazioni di sorta per i Rappresentati né a sopportare condizioni discriminatorie che potrebbero realizzarsi nella fase di fusione.”
Altrettanto urgente è per le Federazioni un confronto finalizzato ad individuare quale politica intende intraprendere il nuovo importante Gruppo sulle politiche di pricing, nel rapporto con i gestori e come pensa di porsi sul mercato a fronte dei nuovi scenari che si stanno delineando, sia sulla rete ordinaria che autostradale.
Faib, Fegica e Figisc ribadendo, dunque, la piena volontà alla convinta necessità di avviare un positivo confronto per individuare soluzioni devono registrare – a giudicare dalla mancanza di risposte alle precedenti sollecitazioni – che un prolungato silenzio sarebbe grave se correlato alla mancanza di volontà ad affrontare i temi, concreti ed imminenti, sopra segnalati.
Nella nota le tre Federazioni denunciano che con sempre più frequenza vengono segnalati comportamenti aziendali che ledono le intese sottoscritte, creando un clima di forte tensione tra i gestori a marchi sia in relazione al rispetto dei tempi per i rimborsi dovuti ai gestori sulle partite contabili, che ai cali regolarmente segnalati come da procedura, che ai ritardi sulle conciliazioni mensili che risultano nella stragrande maggioranza di difficile comprensione, creando una confusione amministrativa che mette le imprese nelle condizioni di non comprendere i risultati economici delle attività svolte né di svolgere la necessaria programmazione aziendale.
Alla luce delle questioni evidenziate e in attesa di una imminente disponibilità al più volte sollecitato incontro, Faib, Fegica e Figisc hanno diffidato fin da subito a bonificare in modo corretto alle gestioni tutti i crediti pregressi nel rispetto degli Accordi, riservandosi in via alternativa ogni altro strumento per la tutela degli interessi dei Rappresentati, sia in termini politico-sindacale (proclamazione dello stato di agitazione, calendarizzare azioni di protesta delle gestioni a marchio e sciopero di colore degli impianti a marchio Ip) che legale.
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