L’Associazione: “E’ chiaro che nessuno vuole ritornare nell’incubo di un ennesimo lockdown, quindi di qui l’invito ad incrementare le vaccinazioni, unico rimedio contro la pandemia”
Il Green Pass rischia di essere un nuovo duro colpo per le imprese turistiche che in questo periodo sono alle prese con una domanda che non è delle migliori, con un mercato stagnante, con una penuria di dipendenti stagionali e che ora devono affrontare l’incertezza imposta loro dall’obbligo del green pass per la clientela.
Le regole sono ancora indefinite a pochi giorni dall’avvio della misura, ad esempio, ancora non è del tutto chiaro se i titolari (o loro delegati) delle imprese ricadenti nell’obbligo del certificato vaccinale devono chiedere (anche) il documento di riconoscimento ai propri clienti che vogliono sostare al chiuso e cosa fare in caso di rifiuto da parte di questi ultimi ad esibirlo; una ulteriore incombenza in un momento di ripartenza diverso dallo scorso anno e che purtroppo non vede allineati imprese e collaboratori stagionali.
E’ chiaro che nessuno vuole ritornare nell’incubo di un ennesimo lockdown, quindi di qui l’invito ad incrementare le vaccinazioni, unico rimedio contro la pandemia.
A proposito di mancanza di lavoratori stagionali, l’invito che l’Associazione rivolge ad Enti ed Istituzioni è quello di investire nella formazione e nell’orientamento di giovani disoccupati verso le imprese turistiche, oppure altra soluzione potrebbe essere la previsione di quote in ingresso di lavoratori stagionali extracomunitari da destinare al settore turistico.