Il Presidente Sole: “Per il comparto i danni sono incalcolabili. Più dei risarcimenti pesa il danno d’immagine. Utilizzare See Sicily per chi decide di non disdire”
“La chiusura dell’aeroporto di Catania e il caldo straordinario dei giorni scorsi con i conseguenti incendi, hanno creato un danno d’immagine incalcolabile per tutto il comparto che va ben oltre il 40% di disdette registrato in queste ore e i 10 milioni stimati per i risarcimenti ai turisti”. Lo dice in una nota il presidente di Assoturismo Confesercenti Sicilia, Vicio Sole.
“La contemporanea chiusura dell’aeroporto di Catania a causa dell’incendio procurato da un corto circuito, unito all’ondata anomala di calore abbattutasi su tutta la Sicilia e capace di lasciare senza acqua né luce ampie zone di territorio e ai roghi che hanno circondato Palermo e non solo – dice Sole – hanno determinato un’impressione di totale insicurezza del nostro territorio ripresa da tutti i media non solo Italiani, procurando una lunga serie di disdette ancora in corso. Una situazione che ci porta a stimare un decremento del 30% anche nei prossimi mesi, ovvero nel periodo migliore per l’Isola che, a torto, viene considerata come una destinazione stagionale. Alberghi, B&B, ristoranti, bar, stabilimenti balneari, campeggi, agenzie di viaggio, tour operator, guide turistiche ed attività commerciali si trovano ancora una volta a fronteggiare un’emergenza indipendente da loro e, purtroppo, a doverne piangere le conseguenze. Parliamo di un danno economico immediato stimabile in diversi milioni di euro e di un gravissimo danno d’immagine che sinceramente stento a quantificare economicamente nelle sue ricadute.
Una prima risposta ma non certo unica – continua Sole – potrebbe essere quella di offrire un ristoro parziale ai turisti che non decidano di annullare usando i fondi del See Sicily ed occorrerebbe un tavolo immediato di concertazione tra Governo nazionale e regionale e categorie imprenditoriali per capire come intervenire in tempi brevi e in maniera concreta”.