Nuove nubi sugli automobilisti in autostrada.
Dopo la proclamazione di sciopero, indetto con un Comunicato congiunto da Faib Confesercenti, Fegica Cisl e Anisa Confcommercio, che hanno annunciato che “Le aree di servizio autostradali saranno chiuse per 48 ore nei giorni 20 e 21 settembre” le Organizzazioni dei gestori autostradali hanno denunciato aumenti di prezzi ingiustificati e violazioni contrattuali.
Nei giorni scorsi Faib Confesercenti, Fegica Cisl e Anisa Confcommercio hanno proclamato lo sciopero generale così come deciso al termine dell’Assemblea Nazionale Unitaria dei gestori delle aree di servizio autostradali tenuta lo scorso 21 luglio a Roma.
La decisione è motivata dall’allarme ingenerato dall’assegnazione delle oltre 200 aree che riguardano un bene in concessione pubblica e che stanno interessando il 50% della rete.
Ora a queste legittime preoccupazioni si aggiunge la decisione che senza alcuna possibile giustificazione – anche tenuto conto della contestuale caduta delle quotazioni internazionali dei prodotti – Eni ha deciso di aumentare il differenziale esistente tra i prezzi fissati per le vendite effettuate con il servizio verso quelle in self service a 19 centesimi per litro, su tutta la sua rete autostradale.
Si tratta di un aumento – si legge in una nota congiunta delle Organizzazioni di Categoria dei gestori – tanto repentino ed abnorme (il differenziale è sostanzialmente raddoppiato con tre aumenti nel giro di 10 giorni), quanto evidentemente “intempestivo”, considerato che avviene proprio in coincidenza con i maggiori flussi di traffico autostradale dell’anno tipici del periodo estivo.
E’ chiaro – prosegue la nota sindacale – che, con una tale condotta la Compagnia genera un danno sia agli automobilisti che alle imprese di gestione delle aree di servizio autostradali, che – vale la pena ricordarlo – di un tale differenziale (interamente intascato da Eni) non percepiscono nulla, seppure esso viene motivato con l’offerta di un servizio che proprio le imprese di gestione forniscono a propria esclusiva cura e spese.
Del fatto, Faib, Fegica ed Anisa hanno informato con un telegramma urgente i concessionari autostradali (AISCAT e ASPI) e soprattutto la Direzione responsabile per la vigilanza sulle concessioni autostradali del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e le Direzioni competenti del Ministero dello Sviluppo Economico, tra cui quella di Mr. Prezzi, chiedendo loro il necessario intervento, anche in considerazione del fatto che la distribuzione dei carburanti in autostrada avviene in regime di pubblico servizio affidato in concessione.
Sempre sulla rete autostradale continuano le violazioni contrattuali da parte di più Compagnie. Così accanto alla Tamoil che si rifiuta di rinnovare gli accordi economici previsti dalla Legge c’è anche chi corrisponde solo parzialmente la liquidazione della componente di sconto annualmente liquidata nel periodo di giugno. Problemi a problemi.
Con queste avvisaglie si preannuncia un autunno piuttosto caldo sulla rete autostradale.
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