Impatto della crisi più forte per pmi Italia e Spagna
“Man mano che le misure lanciate dalla Bce a giugno si trasmetteranno all’economia, contribuiranno a riportare i tassi di inflazione in prossimità del 2%”. Lo prevede la Bce nel suo ultimo bollettino mensile, spiegando che i tassi resteranno ai minimi storici a lungo e che “il Consiglio direttivo è unanime nel suo impegno a ricorrere anche a strumenti non convenzionali se necessario”.
“Le banche dovrebbero sfruttare appieno questa occasione per migliorare la propria posizione patrimoniale e la propria solvibilità, sostenendo così la crescita del credito nelle prossime fasi di ripresa” – sottolinea la Bce aggiungendo che nel contesto di una debole espansione del credito, riveste fondamentale importanza la valutazione approfondita condotta dalla Bce sui bilanci bancari”.
“L’impatto della crisi del debito sovrano sui finanziamenti e sui bilanci delle banche ha, probabilmente, avuto conseguenze più pesanti sulle aziende più piccole in Italia e Spagna e che dipendono maggiormente dai prestiti bancari e sulla loro attività reale, come mostrato anche dai primi studi empirici effettuati su dati italiani” – ha concluso la Bce, che prevede per l’Eurozona una ripresa ”molto graduale” nel secondo trimestre, con rischi dati anche dalla geopolitica.
Intanto, dall’assemblea dell’Abi parla il governatore della Banca d’Italia Ignazio Visco: “l’ampliamento della gamma dei prestiti utilizzabili dalle banche, a garanzia del
rifinanziamento presso la Bce, interesserà attività per 120 miliardi di euro che saranno così disponibili” – afferma Visco secondo cui si favorirà la concessione di prestiti alle Pmi.