Il 28% delle banche dell’Eurozona sta impiegando in prestiti alle imprese i fondi ricevuti attraverso gli acquisti di asset da parte della Bce, il 18% li sta usando per prestiti alle famiglie. Lo riferisce la Banca centrale europea nel suo rapporto sul credito bancario, secondo cui il programma di acquisiti di titoli “si sta dimostrando efficace nel sostenere il credito all’economia dell’Eurozona”.
“Le banche dell’Eurozona prevedono un rafforzamento della domanda di nuovi prestiti nei prossimi mesi, anche in virtù della politica monetaria accomodante della Bce, ma l’alleggerimento dei criteri per la concessione di credito resta un processo graduale e lento, con l’eccezione di pochissimi paesi, tra i quali l’Italia, dove la morsa del ‘credit crunch’ si sta allentando in maniera “considerevole” – si legge nel rapporto trimestrale dell’Eurotower sui prestiti bancari .
“Tra i grandi paesi dell’Eurozona, i costi di finanziamento delle banche, gli stretti spazi di manovra di bilancio e le pressioni competitive hanno contribuito a un allentamento netto degli standard di credito, in particolare in Italia, Francia e, per quanto riguarda quest’ultimo fattore, l’Olanda”, prosegue lo studio.
“Inoltre, la situazione specifica delle aziende e una tolleranza al rischio maggiore da parte delle banche hanno contribuito a un considerevole allentamento netto degli standard per il credito in Italia, laddove non si è rivelato importante negli altri grandi paesi dell’Eurozona”.
“Il 9% del campione di oltre 140 banche dell’Eurozona preso in esame dalla Bce, conclude il rapporto, ha asserito di aver allentato gli standard per la concessione di credito alle imprese nel primo semestre, una quota superiore rispetto al 5% del quarto trimestre. A prevedere un ulteriore alleggerimento dei criteri nel secondo trimestre è, però, solo l’1% delle banche (era il 5% nel quarto trimestre). In forte calo (dal 18% al 6%) anche la quota di istituti di credito che ha segnalato un aumento della domanda di credito nel corso dell’ultimo trimestre. Ben il 39% delle banche ritiene però che la richiesta di prestiti crescerà nei prossimi tre mesi.
Per quanto riguarda i crediti alle famiglie, il 5% delle banche ha fatto sapere di aver alleggerito gli standard (era il 3% nel quarto trimestre 2014) ma, a fronte di un aumento della domanda di mutui immobiliari segnalato dal 29% del campione, il 2% delle banche ha ristretto i criteri per la loro concessione nel primo trimestre”.