“Tassi a livelli attuali o inferiori ancora a lungo”
“La politica monetaria accomodante della Banca Centrale Europea sosterrà la ripresa dell’attività economica nel prosieguo dell’anno e nel 2014″. E’ quanto sostiene la Bce nel bollettino mensile di luglio, ribadendo che essa “resterà accomodante finché necessario”.
“Il consiglio direttivo della Bce – si legge – si attende che i tassi d’interesse restino sui livelli pari o inferiori a quelli attuali per un prolungato periodo di tempo”. Tale aspettativa si basa sul fatto che l’inflazione è sotto controllo e che l’economia reale è ancora debole.
La Bce, inoltre, sottolinea che per quanto riguarda l’Italia, siamo uno dei paesi capofila nell’area euro sulla rilevanza delle imprese medio piccole, che assicurano l’80 per cento dell’occupazione nella Penisola a fronte del 70 per cento in media nell’Unione monetaria: si tratta della terza percentuale più elevata dopo quelle di Grecia (85%) e Cipro (82%). E tra le Pmi italiane una quota molto elevata è costituita dalle “microimprese”, che ne costituiscono il 95 per cento del totale contro un media del 92 per cento.
Tuttavia, secondo una analisi pubblicata dalla Banca centrale europea nel suo ultimo bollettino mensile, le Pmi italiane risultano meno produttive rispetto al resto dell’Unione, con un 64 per cento a fronte del 71 per cento medio. La quota di valore aggiunto creato dalle Pmi è comunque del 69 per cento nella penisola, contro il 60 per cento della media di Eurolandia.
“Sotto il profilo dei contributi all’occupazione e al valore aggiunto, l’importanza economica delle Pmi si colloca ben al di sopra della media in Grecia, in Spagna, in Italia e in Portogallo – scrive la Bce -. Nel contempo, risulta relativamente bassa la produttività delle microimprese greche, italiane e portoghesi, che contribuiscono per il 60 per cento circa alla produttività aziendale complessiva, a fronte del 71 per cento per l’area nel
suo insieme”.