Rebecchi: “La salvaguardia del commercio di vicinato è una sfida imprescindibile per tutelare l’identità, la vivibilità e l’attrattività dei nostri centri urbani”
Dopo il primo incontro, dedicato all’industria tenutosi a Brescia, il Roadshow voluto dall’assessore lombardo allo Sviluppo Economico Guido Guidesi e organizzato da Regione Lombardia con la collaborazione delle associazioni di categoria, ha fatto tappa presso la Camera di Commercio di Bergamo; al centro del dibattito il futuro del commercio ed a parlarne le principali associazioni di categoria: Confesercenti, con il presidente Gianni Rebecchi, Confcommercio e Federdistribuzione.
“La salvaguardia del commercio di vicinato – ha detto Rebecchi a Bergamo – non è una battaglia di retroguardia a vantaggio degli interessi di pochi, ma una sfida imprescindibile per tutelare l’identità, la vivibilità e l’attrattività dei nostri centri urbani”.
“Negli scorsi decenni – ha aggiunto – abbiamo assistito ad una profonda trasformazione delle reti commerciali, con riflessi negativi sul numero di attività di piccole dimensioni, anche in Lombardia. L’incontro con l’Assessore Guidesi – col quale coltiviamo un dialogo costante e proficuo – è stata l’occasione per affermare la necessità di politiche volte a garantire la pluralità dell’offerta commerciale, guardando in particolare alle esigenze degli esercizi di vicinato”.
“Già possiamo dire di avere vinto la sfida dei distretti del commercio – ha sottolineato Guidesi. Oggi, affinché tra vent’anni i progetti messi in campo ora possano essere considerati innovativi, al pari di quello che sono stati i distretti del commercio, dobbiamo continuare a investire sulle misure che possono rinvigorire il sistema in cui operano queste realtà. Costruiamo quindi insieme, a sistema, il commercio del 2050 ed è per questo che istituiamo un tavolo specifico”.
“Pensiamo – ha concluso Guidesi – sia arrivato il momento di ragionare sul futuro che vedrà coinvolto il sistema economico e produttivo lombardo nel 2050. Importante sarà identificare le peculiarità di ogni territorio, anche con scelte di rigenerazione urbana. Non è facile, ma siamo la Lombardia e se non lo facciamo qui dove lo si dovrebbe fare?”.