Bollette: nel 2023 PMI del commercio e del turismo pagheranno gas e luce 2 miliardi di euro in più rispetto al 2021

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“La flessione dei costi energetici non è sufficiente per dare respiro alle piccole e medie imprese del commercio e del turismo che nel 2023 pagheranno bollette di gas e luce 2 miliardi in più rispetto al 2021”.

Così Confesercenti in una nota.

“Se da una parte il DL Bollette approvato dal Governo prosegue sulla strada della mitigazione della crescita dei prezzi dell’energia, dall’altro si affida molto alla spontanea riduzione dei prezzi. Dai 18 miliardi stanziati con la legge di bilancio per il primo trimestre 2023 si è passati infatti a soli 3,8 miliardi per il periodo tra aprile e giugno. Una riduzione dell’80% a fronte di una riduzione del 20% circa del costo delle bollette. Risorse insufficienti per salvaguardare le PMI italiane”.

“La riduzione delle misure contro il caro-bollette è stata quindi più drastica di quanto previsto, per l’impatto che i costi energetici hanno ancora sulle piccole imprese del commercio, del turismo e della ristorazione. Rispetto al 2022 le tariffe sono calate, ma sono comunque più alte rispetto al 2021, prima dell’esplosione dei prezzi di energia e gas: pur considerando che da aprile si dovrebbero registrare, in bolletta, delle consistenti riduzioni, un bar sosterrà quest’anno costi ancora oltre il 21% più elevati di quelli di 2 anni fa, un negozio di ortofrutta il 15% in più”.

“Per le famiglie la situazione non è troppo differente: la bolletta energetica sta scendendo, ma resta ad un livello molto elevato, soprattutto a causa, anche qui, della componente elettrica: nel 2023 gli italiani pagheranno 39 miliardi, 7,8 miliardi in più rispetto a due anni fa. Dobbiamo monitorare attentamente l’impatto del taglio dei sostegni, ed essere pronti a rafforzarli nuovamente in caso questo fosse ancora eccessivo per le piccole attività economiche”.

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