“Sui tassi – dice la Banca centrale europea – decideremo di volta in volta”
“L’inflazione nell’area euro, nonostante i recenti rialzi legati ai prezzi energetici, va verso una “stabilizzazione durevole intorno all’obiettivo del 2% a medio termine” grazie all’attenuarsi delle pressioni dal lato del costo del lavoro e al passato inasprimento della politica monetaria”.
Lo scrive la Bce nel Bollettino economico, soffermandosi sui rischi per la crescita economica che “restano orientati verso il basso”. Infatti, anche se l’economia dell’area euro è cresciuta più del previsto nel terzo trimestre dello 0,4%, “dai dati più recenti emerge tuttavia una perdita di slancio”.
La Banca centrale europea deciderà nei prossimi mesi sui tassi d’interesse “di volta in volta a ogni riunione” e “alla luce dei dati economici e finanziari più recenti”: il Consiglio direttivo “non intende vincolarsi a un particolare percorso dei tassi”, si legge ancora nel Bollettino economico, dopo il taglio dei tassi di dicembre e di fronte ad attese per i prossimi mesi che scontano una riduzione di un punto pieno entro l’estate 2025.
“Il differenziale tra il rendimento dei titoli di Stato e il tasso Ois (tasso privo di rischio, ndr) – conclude la Bce nel Bollttino – si è ridotto di nove punti base per l’Italia”.