Occasione di rilancio del turismo
Confesercenti Bologna plaude al rinnovo dell’accordo tra Aeroporto Marconi e Ryanair, la compagnia aerea irlandese nota per i suoi voli low cost.
L’accordo durerà fino al 2029 e dovrebbe portare a Bologna più di 5 milioni di turisti l’anno. La compagnia investirà 1,1 miliardi di dollari in questo accordo e con sui istituirà 67 nuove rotte entro giugno 2023 che comporteranno 770 nuovi voli la settimana. Un investimento che creerà altri 4mila nuovi posti di lavoro, di cui 330 direttamente dalla compagnia Ryanair.
«Per la stessa ammissione di Eddie Wilson, Ceo (Amministratore delegato) della compagnia irlandese – sottolinea Paolo Mazza, presidente di Assoturismo Confesercenti Bologna – Bologna è tra le città più visitate d’Italia dai turisti italiani e, soprattutto, stranieri. Dopo i due anni bui di pandemia che hanno prostrato tette le imprese (bar, ristoranti e alberghi) che lavorano nel settore del turismo, questa notizia del rinnovato accordo tra Ryanair e Aeroporto Marconi di Bologna fa ben sperare nella ripresa del turismo nei prossimi mesi di primavera ed estate».
Avviato nel 2009, con la firma dei giorni scorsi l’accordo tra il vettore irlandese e lo scalo petroniano durerà fino al 2029. «L’Aeroporto Marconi di Bologna – aggiunge Mazza – ormai è un nodo strategico per lo sviluppo del turismo nella nostra regione e in larga parte delle regioni del Nord e del Centro Italia. Lo scalo bolognese è strategico per chi viaggia per lavoro come per chi frequenta l’università, per il turismo estivo sempre più in ripresa in estate sotto i Portici e le Due Torri come per chi non vuole perdere nemmeno una delle prelibatezze enogastronomiche offerte dal nostro territorio, per le mostre come gli eventi culturali, di spettacolo e di musica allestiti di continuo in città e in provincia».
Fondamentale per la pianificazione turistica l’accordo Aeroporto Marconi – Ryanair. «Non solo per migliorare il servizi e le strutture del Marconi – ricorda Mazza – ma anche per spingere le imprese ad investire di più sui ristoranti e sugli alberghi, sui servizi delle guide turisti e le offerte degli esercizi commerciali di vicinato. La speranza è che, a differenza di quanto avvenuto nell’estate 2021, siano tante le risposte positive alle chiamate delle imprese per rinforzare il proprio personale».