La Faib ha avviato un’iniziativa per sostenere il rilancio del Cipreg, il Centro italiano per la Previdenza dei Gestori Distributori di Carburanti.
Come abbiamo già segnalato su questo sito, anche per il 2016 la gestione del Cipreg – in linea con il passato – ha assicurato ai gestori aderenti con il proprio Bonus di fine gestione un rendimento importante.
La questione dell’adesione al Cipreg si ripropone in queste settimane di grande preoccupazione per i gestori coinvolti nell’operazione di vendita a pacchetto della Esso, ma riguarda più in generale tutti i gestori che ad oggi non hanno ancora aderito al sistema Cipreg, promosso dalle Associazioni dei gestori in accordo con le Compagnie petrolifere e la rappresentanza dei retisti tramite polizze assicurative gestite da UnipolSai e Generali.
I Fondi accantonati presso l’UnipolSai sono impignorabili e insequestrabili, oltre ad essere affidati ad una gestione separata, distinta dal patrimonio della Compagnia, che li mette al riparo anche dal fallimento delle stesse Compagnie assicuratrici.
Faib ha deliberato la costituzione di un apposito servizio dedicato alla sensibilizzazione dei gestori, finalizzato alla corretta informazione sul funzionamento del Cipreg e sui vantaggi derivanti dall’adesione.
Il servizio sarà operativo sin dai prossimi giorni e sarà rivolto all’insieme della platea dei gestori carburanti ancora non aderenti al Cipreg. Il servizio illustrerà i notevoli vantaggi dell’adesione e inviterà i gestori a manifestare il proprio interesse all’adesione tramite la compilazione di una scheda dedicata e scaricabile dal sito Faib.it.
Ricordiamo che i rendimenti Cipreg sono stati infatti tangibilmente superiori a quelli medi di mercato, ben superiori a quelli garantiti dai BOT a 12 mesi e dei BTP a 10 anni.
I Titoli di Stato infatti per la prima volta hanno riconosciuto un rendimento negativo. Questo significa che i gestori che non hanno aderito alle polizze messe a disposizione dal Cipreg si troveranno un capitale rivalutato inferiore a quello maturato. Il dato deve far riflettere sulla validità del sistema di tutela attivato dalle Associazioni di Categoria, Faib, Fegica e Figisc, dalle Compagnie petrolifere e da Assopetroli e Consorzio Grandi Reti per il riconoscimento a favore dei gestori di impianti di distribuzione di carburante, di un capitale corrispondente al “Bonus di fine gestione” previsto dagli Accordi Collettivi Nazionali, che generalmente intervengono ad ogni rinnovo con allineamenti al costo della vita.
Il rendimento dei gestori aderenti alle polizze Cipreg appare nettamente superiore a qualsiasi altro investimento e certamente superiore a quello riconosciuto ai gestori dalle Compagnie petrolifere e dai retisti.
L’adesione al Cipreg rientra a tutti gli effetti tra i servizi che le Federazioni forniscono ai propri associati e costituisce un impegno formale a rafforzare lo strumento del Centro per la Previdenza a favore dei gestori.
L’attuale fase di mercato che riguarda la rete carburanti presenta diversi profili di problematicità e incita a fare scelte oculate e protettive del proprio Fondo di fine gestione, affidandolo ad interlocutori istituzionalmente abilitati alla gestione assicurativa del Fondo oltre che professionalmente adeguati allo scopo.
La differenza è sostanziale in quanto le somme accantonate presso il Cipreg si trasformano in polizze assicurative, impignorabili e insequestrabili da parte di chiunque, mentre quelle lasciate presso le petrolifere o i titolari di autorizzazione non presentano la stessa forma di tutela.
Queste considerazioni si sommano a quelle relative ai rendimenti. A questo proposito a maggior evidenza si riportano le tabelle delle rivalutazioni. Dalle tabelle sotto riportate, confrontando la media ponderata dei rendimenti dei Bot 12 mesi con quella del Cipreg, negli ultimi 4 anni abbiamo i Bot allo 0,35% contro il rendimento Cipreg al 2,97%.
Per garantire questi risultati il Cipreg opera allo scopo di stipulare con primarie Compagnie di Assicurazioni le migliori condizioni di rendimento e per verificare la correttezza e la puntualità dei versamenti effettuati dalle Società Concessionarie al Pool di Assicurazioni prescelto.
I dati riportati nella tabella fornita dal Pool di Compagnie Assicuratrici mostrano chiaramente la serie storica dei rendimenti di cui godono gli iscritti al Cipreg rispetto al dato medio di quelli riconosciuti dai Titoli di Stato assunti a punto di riferimento in base alla rilevazione ufficiale effettuata dal Ministero dell’Economia che fissa per l’anno passato un rendimento medio ponderato dei BOT a 12 mesi negativo, pari a – 0,14%.
I Gestori, dunque, possono da soli cogliere il vantaggio di aderire al Cipreg piuttosto che lasciare il Bonus di fine gestione presso le Compagnie petrolifere o i retisti: oltre infatti al maggior rendimento che abbiamo appena evidenziato, le somme accantonate presso il Cipreg, e non quelle lasciate alle Compagnie petrolifere e ai retisti, hanno il privilegio di essere nell’esclusiva disponibilità del gestore.
Leggi la tabella dei rendimenti a confronto fra Titoli di Stato e Cipreg
I rendimenti ottenuti
Gli investimenti effettuati dalle Compagnie assicuratrici nelle loro “Gestioni speciali assicurative” hanno consentito di ottenere i seguenti rendimenti
anno | bot 12 mesi
rendimento medio ponderato annuale ° |
rendimento annuale Cipreg
riconosciuto ai gestori |
||||
1996 | 8,33% | 11,17% | ||||
1997 | 6,29% | 9,24% | ||||
1998 | 4,43% | 7,49% | ||||
1999 | 3,09% | 5,87% | ||||
2000 | 4,66% | 5,36% * | 6,27% ** | |||
2001 | 4,05% | 4,70% * | 5,36% ** | |||
2002 | 3,38% | 4,49% * | 4,61% ** | |||
2003 | 2,22% | 4,91% * | 5,01% ** | |||
2004 | 2,16% | 3,86% * | 3,96% ** | |||
2005 | 2,21% | 4,09% * | 4,25% ** | |||
2006 | 3,08% | 3,80% * | 3,90% ** | |||
2007 | 4,08% | 3,90% * | 4,18% ** | |||
2008 | 3,76% | 3,87% * | 3,88% ** | 3,86% *** | ||
2009 | 1,15% | 3,42% * | 3,48% ** | 3,37% *** | ||
2010 | 1,28% | 3,52% * | 3,44% ** | 3,38% *** | ||
2011 | 3,17% | 3,38% * | 3,47% ** | 3,51% *** | ||
2012 | 2,30% | 3,36% * | 3,47% ** | 3,48% *** | ||
2013 | 0,99% | 3,20% * | 3,44% ** | 3,47% *** | ||
2014 | 0,48% | 3,12% * | 3,15% ** | 3,17% *** | ||
2015 | 0,072% | 2,88% * | 3,03% ** | 2,66% *** | 2,68% **** | |
2016 | -0,140% | 2,97% * | 2,96% ** | 2,59% *** | 2,62% **** | |
° Fonte “Dipartimento del tesoro – Ministero dell’Economia e delle Finanze”
* tasso di rivalutazione applicato ai versamenti effettuati nelle Convenzioni “originarie” dal 01/01/1995 fino al 31/10/2000
** tasso di rivalutazione applicato ai versamenti effettuati nel primo rinnovo dal 01/11/2000 fino al 31/10/2007
*** tasso di rivalutazione applicato ai versamenti effettuati nel secondo rinnovo dal 01/11/2007 fino al 31/12/2014
**** tasso di rivalutazione applicato ai versamenti effettuati nel terzo rinnovo dal 01/01/2015 fino al 31/12/202
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