Camere di Commercio, Confesercenti Catania: “Il taglio dei diritti camerali creerà problemi di bilancio”

“Il riordino del sistema camerale italiano presenta forti lacune sia sotto l’aspetto politico che sotto quello organizzativo”, ha dichiarato Salvo Politino, direttore Confesercenti provinciale, nel corso del suo intervento alla Camera di Commercio di Catania. “In Sicilia si è in forte ritardo – ha sottolineato il direttore – il governo nazionale parla di accorpamenti territoriali per le Camere di Commercio, ma prima si dovrebbero definire le aeree metropolitane, i liberi consorzi e i nuovi assetti territoriali. Chiaramente noi auspichiamo che gli enti camerali siano da due a tre, con la certezza che Catania avrà il ruolo di capofila nell’ala orientale. Per quanto riguarda il profilo organizzativo taglio – ha osservato Politino – il decreto che dovrebbe trasformarsi in legge ad agosto prevede che dal 2015 vengano dimezzati i diritti camerali, cioè i costi fissi sostenuti dalle imprese iscritte alla Camera di Commercio, ma questo taglio creerà grossi problemi di bilancio. Ricordiamo che anche i pensionati sono a carico della Camera di Commercio di Catania e che sarebbe molto più opportuno parlare di vincolo di bilancio. Piuttosto che tagliare infatti, si dovrebbe destinare questo 50% alle nostre imprese e promuovere le attività di marketing, i progetti di start up e tanto altro. Non è possibile che il diritto annuale possa servire solo a coprire i costi di gestione delle Camere. Queste – ha concluso Politino – sostengono, e devono continuare a farlo, attività a supporto della creazione e dello sviluppo d’impresa”.

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