Il Presidente Convento: “Non si possono cancellare contratti siglati negli anni, inserendo contratti capestro che non rispettano le norme”
Al termine dell’incontro con il Ministro Urso, Faib Confesercenti Veneto Centrale ribadisce lo stato di agitazione della categoria, con assemblee svolte su tutto il territorio nazionale e l’avvio dello studio per pianificare iniziative politiche e sindacali, incluso un possibile sciopero, per contrastare il disegno di legge cosiddetto “carburanti”, già presentato al Consiglio dei ministri, ma ancora non approvato.
Secondo la categoria la proposta penalizza i gestori e avvantaggia le compagnie petrolifere, che negli ultimi anni hanno registrato profitti elevati, spesso a scapito dei margini dei gestori e dei consumatori. Particolarmente critica è anche la decisione di eliminare la norma che garantiva la trasparenza dei prezzi tra servizio self-service e servito, con un impatto stimato di oltre un miliardo di euro a favore delle compagnie.
«Il Governo – commenta Flavio Convento, presidente Regionale Faib –- vorrebbe cancellare la norma che obbligava la pubblicizzazione del differenziale fra prezzo self e servito che vale circa oltre 1 miliardo di euro per le compagnie. Questo provvedimento è inaccettabile. Prima l’obbligo per i gestori del cartello del prezzo medio regionale ed adesso la cancellazione dell’unica informazione utile ai clienti» Valutazione negativa anche sulla precarizzazione dei contratti, che saranno gestiti a discrezione delle compagnie, senza garanzie economiche o normative per i gestori. I contratti, sebbene nominalmente quinquennali, possono essere revocati con un preavviso di soli 90 giorni, rendendoli di fatto instabili.
«Una proposta che esclude completamente le categorie – ribadisce Flavio Convento, presidente Regionale Faib – Non si possono cancellare contratti siglati negli anni, inserendo contratti capestro che non rispettano le norme. Se una riforma va fatta dev’essere condivisa e accordata a tutela del singolo gestore con le associazioni di categoria. Aspettiamo una risposta dal Governo perché si faccia finalmente promotore di una vera riforma». Faib Confesercenti conferma una forte opposizione al provvedimento governativo, organizzando iniziative di protesta, tra cui la chiusura totale degli impianti stradali e manifestazioni a livello nazionale.