Comunicato congiunto Faib-Fegica-Figisc: “Il Mise riconosce fondatezza questioni poste, ma i petrolieri latitano”.
Da domani fino al 17 macchinette self service spente durante l’orario di apertura degli impianti
Con la riunione convocata presso il Ministero dello sviluppo economico di lunedì scorso ha trovato conferma e verifica nell’autorevole sede istituzionale la fondatezza e la serietà delle questioni che i Gestori degli impianti di rifornimento carburanti italiani pongono inutilmente ormai da troppo tempo.
I prezzi ingiustificatamente più alti che vengono imposti ai gestori ed agli automobilisti dalle compagnie petrolifere sono la conseguenza per un verso di norme troppo spesso violate e per l’altro di un “sistema” che attende da troppi anni di essere profondamente riformato.
Ottenere la puntuale applicazione delle leggi che pretendono di garantire ai gestori condizioni eque e non discriminatorie per competere nel mercato, in altre parole prezzi più bassi e competitivi anche a beneficio degli automobilisti che da loro si riforniscono quotidianamente, unitamente all’avvio di una reale ristrutturazione ed ammodernamento della rete di vendita ed alla ripresa di una contrattazione collettiva che ponga fine ad un lungo periodo di strappi ed aggressioni alla categoria da parte delle compagnie, sono in estrema sintesi le condizioni essenziali per riaprire un confronto credibile teso a trovare nuovi equilibri per un settore condotto da scelte folli a ritrovarsi in condizioni letteralmente drammatiche.
Tuttavia, a fronte della compresa attenzione ottenuta presso il Ministero, il mondo industriale continua a latitare e a limitarsi ad ammirare il proprio ombelico.
A queste condizioni, per tentare di evitare che ancora una volta si rimanga travolti dall’ignavia e dall’inerzia, le Organizzazioni di categoria dei gestori confermano lo sciopero generale, sia sulla viabilità ordinaria che autostradale, già proclamato per il prossimo 18 giugno.
Da domani mattina alle 7.00, intanto, e fino alle 19.30 del 17 giugno rimarranno chiusi alle vendite le macchinette dei self service durante gli orari di apertura degli impianti, con relativo oscuramento dei prezzi ad essi collegati e dell’insegna della compagnia.