Appello di Confesercenti ai titolari dei fondi commerciali
Affitti ‘stellari’ strangolano negozi e commercianti del centro di Sesto Fiorentino. Molti negozi anche per questo sono costretti a chiudere, molti, che potrebbero aprire, non lo fanno. A lanciare l’ allarme è la Confesercenti di Sesto. La situazione è giunta a tal punto che l’ associazione dei commercianti ha deciso di avviare un’ iniziativa davvero inusuale e poco ortodossa per un sodalizio di categoria, ovvero quella di chiamare a raccolta i proprietari immobiliari e tentare di ‘sensibilizzarli’ per così dire, alle ragioni dei commercianti. E convincerli ad abbassare le pigioni. «Abbiamo pensato di contattare i proprietari di buona parte dei fondi commerciali del centro di Sesto – spiega Alessandro Falcini, responsabile per l’ area metropolitana di Confesercenti – La proprietà immobiliare dei fondi commerciali del centro di Sesto è sì piuttosto frazionata, ma comunque in buona parte riconducibile ad alcune famiglie. Vogliamo interloquire con loro per spiegare che non si può andare avanti in questo modo. È necessario fare qualcosa perché gli attuali costi degli affitti non sono più sostenibili per il commercio di oggi. I negozi sono in crisi, e questo è inutile nasconderselo. Le cose non vanno bene. Non è soltanto colpa del caro affitti, ma questo pesa, e parecchio.
I proprietari immobiliari sono abituati a fare i conti con la situazione di qualche anno fa, ma la situazione è cambiata profondamente. Un’ attività commerciale oggi non è più in grado di sostenere spese elevate per l’ affitto. I prezzi del centro di Sesto oggi sono fuori mercato. E qui va a finire che si uccide la gallina delle uova d’ oro, e quando poi si è arrivati troppo avanti si raggiunge un punto di non ritorno e risalire la china è davvero difficile». Secondo Confesercenti questo del caro-affitti è soltanto uno dei fronti su cui lavorare per ridare appeal commerciale al centro di Sesto. Fra le cose da fare, oltre a lavorare sul tema dei parcheggi e delle infrastrutture, c’ è anche uno sforzo da compiere per riportare in centro alcuni brand’ che si sono allontanati. «Stiamocercando di lavorare – conclude Falcini – affinché anche alcuni marchi importanti tornino nel centro di Sesto, dove fino a qualche anno fa erano presenti e che poi pr varie ragioni hanno abbandonato. Per riuscire in questa operazione occorre che il centro torni ad essere attrattivo, lavorando anche sulle funzioni pubbliche che ospita. Pensiamo soltanto a che cosa ha significato lo spostamento della biblioteca pubblica».
La Nazione (ed. Firenze)”