La sicurezza è necessaria e fondamentale per le PMI
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“Sgomento e forte preoccupazione.” Questo esprime Confesercenti Modena, unitamente all’Associazione imprenditoriale delle di Terre d’Argine, a margine del grave episodio occorso ai danni del Conad di Cibeno Pile a Carpi. “Non ricordiamo un disastro accaduto per mano dolosa, simile e di tali dimensioni nei confronti di un esercizio commerciale. Ma quel che preoccupa è che l’incendio, come appurato, è stato appiccato con la dichiarata volontà di distruggere la struttura.
Nel manifestare vicinanza e solidarietà a Raul Gabrieli, associato e presidente Confesercenti per l’area di Carpi e Comuni limitrofi, auspichiamo quanto prima che l’autore sia assicurato alla giustizia.” Il danneggiamento del supermercato, rimarca l’Associazione imprenditoriale modenese, avrà conseguenze parecchio negative. A partire dai tempi, dilatati, per il ripristino della sua funzionalità – con l’auspicio che possa avvenire entro Pasqua – e il lavoro dei dipendenti dell’esercizio, costretti allo stop forzato se non verranno trovate altre soluzioni temporanee.
“Tornando all’episodio e alla sua gravità – riprende Confesercenti – ancora una volta a finire sotto la lente è la situazione inerente alla sicurezza delle aree cittadine e non solo, del territorio modenese. Troppe volte e troppo spesso sono gli esercizi commerciali a dover pagare dazio nei confronti di malviventi senza scrupoli, balordi d’ogni sorta, se non vere e proprie bande organizzate per la razzia di negozi ed imprese.
Nessuno vuole enfatizzare più del dovuto, quanto ormai accade purtroppo quotidianamente e, come già altre volte sottolineato, siamo pronti a riconoscere il lavoro portato avanti tra mille difficoltà dagli operatori delle forze dell’ordine. Ma sicurezza e legalità, sono fondamentali e da garantire, per preservare quel tessuto economico fatto di piccole, piccolissime e medie imprese da sempre ossatura del territorio, oltre che presidio contro ogni forma di criminalità. Riteniamo non si possa e debba andare al lavoro come alla guerra: questo è quello che ormai accade…
Serve, e non ci stancheremo di ripeterlo, certezza della pena. Al fine, di reprimere e quindi prevenire ed evitare il ripetersi di fatti criminosi, tutti, anche per quelli come accaduto a Cibeno Pile. A tal proposito vogliamo ricordare che nella vicina provincia di Reggio Emilia una petizione promossa dai sindaci dei comuni ed indirizzata al governo per la modifica della legislazione penale volta ad acclarare con forza la certezza della pena, ha raccolto oltre 15 mila firme.”