L’ambasciatore italiano a Pechino: “è responsabilità comune, Cina e Italia d’accordo”
La sicurezza alimentare nell’era della globalizzazione e soprattutto nel settore caseario e’ il tema al centro del secondo forum sulla Sicurezza Alimentare tra Italia e Cina che si e’ tenuto oggi all’Ambasciata d’Italia a Pechino. A dare il via ai lavori del forum sono stati il presidente della China Food and Drug Administration (CFDA), Zhang Yong e l’ambasciatore d’Italia presso la Repubblica Popolare Cinese, Alberto Bradanini, che hanno affrontato il tema della sicurezza alimentare nella prospettiva dei due Paesi. All’incontro, per la parte italiana, era presente anche Sarah Guizzardi, dirigente della Direzione Generale per l’Igiene e la Sicurezza degli Alimentie della Nutrizione del Ministero della Salute.
“La sicurezza alimentare e’ un tema molto importante nell’era della globalizzazione”, ha dichiarato il presidente della China Food and Drug Administration, Zhang Yong. “La Cina -ha proseguito- e’ una civilta’ con cinquemila anni di storia e di tradizione culinaria. Gli alimenti giocano un ruolo importante negli scambi internazionali e la Cina presta grande attenzione agli scambi in questo settore e tiene conto dell’esperienza di Paesi importanti in questo campo come l’Italia”.
La legge sulla sicurezza alimentare e’ stata oggetto di una riforma nell’ottobre dello scorso anno in Cina e successivamente approvata nel 2014, con l’introduzione di concetti come la tracciabilita’, l’aumento dei controlli anche per i prodotti venduti su internet, e una maggiore attenzione nell’analisi e nella gestione dei rischi, come spiegato dal vice direttore generale del dipartimento legale della CFDA, Chen Xu.
“Abbiamo tutti una comune responsabilita’ sulla sicurezza alimentare”, ha commentato Bradanini. “Cina e Italia sono d’accordo su questo aspetto. L’Italia e’ il Paese d’Europa con la legislazione piu’ avanzata in tema di sicurezza alimentare e i controlli piu’ rigidi. I regolamenti italiani sono un modello in Europa e nel mondo”. L’ambasciatore italiano in Cina si e’ poi soffermato sul contributo che l’Italia puo’ dare alla Cina in tema di sicurezza alimentare. “La nostra esperienza ci dice che possiamo assicurare un contributo unico alla Cina rispetto ad altri Paesi, lavorando assieme sia per i controlli veterinari che per i controlli normativi. Per questo nel dicembre 2013 abbiamo concluso un’intesa bilaterale a Roma con la ministro Beatrice Lorenzin”. Infine, l’ambasciatore ha sottolineato l’impegno comune di Italia e Cina nel settore. “La cura con cui nella tradizione italiana e cinese si preparano gli alimenti deve essere tutelata, resistendo ai rischi di omologazione. L’Italia non rinuncia a una storia che l’ha resa famosa nel mondo con un’industria tecnologicamente ed ecologicamente avanzata. Anche nel periodo della globalizzazione che pare condannarci all’uniformita’”.