“Servono altri interventi per rilanciare il mercato interno”
Il mini-aumento congiunturale delle vendite registrato a novembre è un dato positivo, soprattutto se si considera che è il secondo mese consecutivo di crescita, ma che non deve illudere. Il 2014, infatti, è stato ancora un anno di grave crisi per il commercio, in particolare per i piccoli esercizi, che continuano a registrare cali più che tripli rispetto alle grandi superfici.
Ad andare bene sono solo i discount, segnale di un mercato sempre più guidato dagli sconti: di fronte alla sostanziale stagnazione della spesa delle famiglie, le vendite sono aiutate solo dalle promozioni. Che ormai sono praticate da quasi tutti gli esercenti: secondo un sondaggio condotto da Confesercenti in collaborazione con SWG, a novembre solo il 17% dei commercianti ha rinunciato alle promozioni, mentre il restante 83% ha praticato uno sconto medio del 26%.
In questa situazione, è necessario che il governo predisponga altri interventi di sostegno al reddito e ai consumi. Le liberalizzazioni – già varate dal governo Monti nel 2012 – non hanno sortito, come è evidente, alcun effetto positivo sui consumi: per rianimare il mercato interno è meglio quindi percorrere la strada della riduzione del carico fiscale che grava su consumi e famiglie, recuperando risorse dai tagli della spesa pubblica. Soprattutto, è indispensabile evitare i pesanti errori del recente passato, come il maxi-aumento dell’Iva previsto dalla clausola di salvaguardia a partire da gennaio 2015, che frenerebbe ulteriormente i consumi.
DOMANDA (Alle pmi del commercio): La sua attività pratica sconti in questa stagione?
non pratico sconti |
17% |
pratico sconti |
83% |
DOMANDA (Alle pmi del commercio) Se sì, quale sconto medio ha già praticato?
meno del %20 |
8% |
20-30% |
36% |
30-40% |
27% |
50- 60% |
12% |
Sconto medio |
26% |
Roma, 22 gennaio 2015