Il commercio e turismo materano tracciano la storia fra un Natale pieno di disdette ed un futuro incerto fatto di imposte da pagare e l’aumento delle utenze energetiche
Le festività natalizie sono di fatto terminate e con esse il gran caos che le ha accompagnate; infatti i commercianti e gli operatori turistici materani avevano riposto nelle festività natalizie appena trascorse tutte le loro speranze per una ripresa e per mettere da parte due anni nefasti a causa della pandemia Covid19 ma, trascorsi i primissimi giorni di dicembre che facevano ben sperare, si è piombati nel caos più assoluto dove l’unica certezza è stata rappresentata dalle numerosissime disdette piovute nelle strutture turistiche e nella ristorazione. Le iniziative già programmate a Matera per le festività natalizie non hanno sortito l’effetto sperato perché le presenze turistiche si sono di gran lunga ridotte a causa dei provvedimenti emanati per far fronte all’incalzare dell’epidemia Covid19.
Le giornate di Natale e Santo Stefano non sono state degne di nota, mentre qualcosa di interessante, dal punto di vista delle presenze e dei coperti si è visto nelle giornate immediatamente prima e dopo Capodanno. Da oggi tutto si è raffreddato e da quello che si apprende dai media, ci aspettano mesi freddi in tutti i sensi, per fronteggiare la pandemia che non ha alcuna intenzione e di mollare la presa.
Per il commercio invece si sono vissute giornate in chiaroscuro; è mancata la presenza turistica mentre invece il “consumo interno” ha fatto registrare momenti interessanti soprattutto per il settore alimentare. Anche i regali hanno subito un raffreddamento rispetto ad un paio di anni fa, quando la pandemia non la faceva da padrona. I saldi non sono partiti con la giusta marcia, colpa forse del “Black Friday” durato tutto il mese di novembre, della clientela fidelizzata che riceve sconti dal proprio negoziante di fiducia tutto l’anno e degli acquisti on line.
Vero dramma è ora far fronte ai mesi che verranno, storicamente non copiosi sotto l’aspetto economico per le nostre attività e con il Covid che costituisce un punto interrogativo per il prossimo futuro; pertanto le nostre imprese sperano in ristori che devono riguardare la cassa integrazione dei dipendenti, aiuti economici emergenziali per sopperire ai mancati incassi e per far fronte ai pagamenti di tasse ed imposte e utenze energetiche le cui tariffe stanno registrando aumenti esponenziali.
Fondamentale sarà il ruolo della Regione Basilicata nella direzione indicata e come già avvenuto in un recente passato a sostegno dell’economia del commercio e del turismo duramente provata che non ha certezze per l’immediato futuro.