Il Presidente Severino: “Un’occasione da sfruttare, una grande opportunità per il nostro territorio che non può passare inosservata, anche Angri deve cercare di entrare all’interno del circuito”
La Regione Campania ha approvato il Testo Unico del Commercio (Legge Regionale 21 aprile 2020 n.7) contente il riordino, la raccolta e l’aggiornamento di tutte le norme che regolano le attività commerciali sul territorio regionale. E’ la prima volta che in Campania si provvede alla redazione di un Testo Unico in modo puntuale ed organico e risulta particolarmente prezioso dato che riguarda un settore che negli ultimi anni ha subito un profondo e radicale cambiamento. Tra le principali novità della legge regionale vi sono i “Distretti del commercio”.
Per “Distretto del commercio” si intende una messa in moto di risorse e sinergie che possono attuarsi in un comune o tra diversi comuni di un comprensorio nel quale cittadini, imprese e associazioni, liberamente aggregati, sono in grado di fare del commercio il fattore di integrazione e valorizzazione di tutte le risorse di cui dispone il territorio. Un mezzo utile per accrescere l’attrattività del territorio, capace di rigenerare il tessuto urbano e sostenere la competitività delle sue polarità commerciali, cercando di valorizzare il commercio locale e limitando quanto più possibile quello online. Un fattore decisamente importante in ottica di rilancio dell’economia e per l’appetibilità di un territorio.
“Una grande opportunità per il nostro territorio che non può passare inosservata, anche Angri deve cercare di entrare all’interno del circuito – spiega Aldo Severino presidente vicario della Confesercenti provinciale di Salerno e presidente della delegazione di Angri – infatti, dopo aver attentamente analizzato il Testo Unico del commercio, ho subito pensato alla nostra città e al beneficio che può derivare dalla creazione del Distretto. Per questa ragione mi sono attivato illustrando il progetto all’amministrazione comunale e chiedendo un atto di indirizzo da approvare in giunta, così da avviare le attività di raccordo con tutti gli attori, tutte le sigle e associazioni di categoria del commercio, per poi passare al conseguente iter amministrativo per la realizzazione del “Distretto del Commercio”. I comuni possono proporre alla regione l’individuazione di ambiti territoriali, e non solo i centri storici o il centro cittadino, ma le diverse fonti di possibile valorizzazione. Il tutto insieme a cittadini e imprenditori, in modo da rilanciare il tessuto produttivo in diversi settori, spaziando dall’artigianato, al commercio, al turismo. Tale lavoro sinergico – conclude Severino – ha l’effettiva capacità di dare nuova vita alle bellezze e risorse che possiede il territorio, un progetto che si potrà concretizzare attraverso il confronto e la condivisione”.