La Presidente Altamura: “La nostra richiesta è finalizzata a che le scelte attuate attraverso i Bilanci Comunali dell’area Metropolitana non siano decontestualizzate, ma interpretino le sfide e i bisogni del momento drammatico che le imprese stanno vivendo”
A seguito delle note inviate nel corso del mese di marzo al Prefetto e a tutte le Istituzioni, Confesercenti Bari ha preso parte, questa mattina, ad un tavolo tecnico. Per il Comune di Bari ha presenziato l’assessore Carla Palone e per la Città Metropolitana il consigliere delegato alle attività produttive Antonio Stragapede. È strategicamente importante che in tale fase la città Metropolitana svolga una funzione di indirizzo nei confronti delle amministrazioni comunali affinché siano uniformemente sensibilizzate rispetto al grave contesto delle imprese del territorio.
“La nostra richiesta è finalizzata – specifica Raffaella Altamura, presidente Confesercenti Bari – a che le scelte attuate attraverso i Bilanci Comunali dell’area Metropolitana non siano decontestualizzate, ma interpretino le sfide e i bisogni del momento drammatico che le imprese stanno vivendo. I bilanci comunali sono la concretizzazione delle scelte politiche che le varie amministrazioni si apprestano a compiere in questo anno, e che pertanto non potranno non tener conto delle gravissime conseguenze economiche che questa pandemia sta producendo principalmente sulle attività che sono il motore delle nostre realtà cittadine. È indubbio, infatti, che queste storicamente abbiano garantito un importante gettito fiscale, e che in questo momento di difficoltà non possano essere ignorate. Abbiamo, a tale scopo, sollevato la questione TARI, in merito alla quale si ravvede la possibilità – continua – che i sindaci e le associazioni di categoria facciano fronte comune per chiedere al Governo che venga istituito un capitolo specifico per la sua riduzione, in riferimento alle attività che hanno subito le maggiori conseguenze in questo periodo. Lo scorso anno il Governo ha stanziato un fondo per il ristoro agli enti locali per le minori entrate tributarie, ma non trattandosi di un intervento mirato e specifico, si è verificata una dispersione di risorse e pochissimi comuni le hanno destinate alle attività produttive. Altro tema delicatissimo che abbiamo affrontato è stato quello dell’occupazione del suolo pubblico: abbiamo chiesto che sia prorogata l’estensione del suolo esterno alle attività di somministrazione, e che non venga fatta pagare la tassa unica in rifermento all’occupazione del suolo pubblico per tutto il 2021. Unitamente a tale azione è necessario da parte di tutti i comuni dell’area Metropolitana prevedere iniziative come, ad esempio, la pedonalizzazione di alcune piccole strade, a sostegno di tutte quelle attività che si trovano nella condizione di non avere uno spazio esterno adiacente. Vogliamo farci promotori, inoltre, dell’eliminazione del coprifuoco, che continua a creare gravissimi danni soprattutto al mondo della ristorazione. Abbiamo evidenziato quanto sia indispensabile attivare un tavolo tecnico con le associazioni di categoria, che si rendono assolutamente disponibili anche per l’individuazione delle categorie da agevolare con la riduzione di aliquota TARI, e per le modalità con cui sostenere le attività commerciali”.
Grande disponibilità è giunta da parte degli interlocutori, anche dal punto di vista strategico, e ci si augura che questo possa rappresentare l’avvio di una collaborazione proficua, con l’obiettivo comune di sostenere le piccole imprese nell’affrontare la questione dei costi per poter essere nelle condizioni di resistere, ancora aperte, in questo delicato momento di riapertura, così da essere in grado di affrontare adeguatamente la fase della reale ripartenza.