Confesercenti Bologna, bando ristori per pubblici esercizi: chiesto alla Regione di rivedere il requisito del Durc in periodo di pandemia che toglie il ristoro a oltre il 50% degli esercizi bolognesi

Il Direttore Rossi: “Molte imprese non stanno pagando nei tempi dovuti contributi in quanto chiuse o limitate nella propria attività ormai da oltre un anno e quindi in questa fase vanno aiutate a superare il momento di crisi determinato da imposizioni del Governo”

Le Camere di Commercio dell’Emilia Romagna hanno concluso l’istruttoria preliminare con la definizione delle Imprese ammissibili al ristoro sul bando per bar e ristoranti della Regione Emilia Romagna che ha stanziato 21 milioni di Euro a favore del settore colpito duramente dalle restrizioni della pandemia.
Per la provincia di Bologna circa 2.000 attività di pubblico esercizio sono risultate ammissibili a ricevere nelle prossime settimane circa 2.000 euro ad attività, visto il loro calo di fatturato minimo del 25%.

Il Bando ha previsto, nonostante la nostra contrarietà, che per ottenere tale contributo l’impresa deve essere in regola con il Durc e quindi con il pagamento dei contributi previdenziali, modalità non prevista nei ristori nazionali da Agenzia delle Entrate ne dai contributi nazionale filiera alimentare.
Come pensavamo tale limitazione porterà alla possibilità per la Camera di Commercio di Bologna di liquidare in questa fase circa 900 contributi degli oltre 2000 previsti in quanto in 1100 casi si sono riscontrate irregolarità contributive.

Crediamo che tutte le pubbliche amministrazioni, anche locali, in un periodo straordinario di pandemia da molti definito come un “periodo di guerra” debbano modificare la normativa sulle limitazioni per i contributi dovuti a eventuali mancati pagamenti di contributi che possono avere un senso solo nei periodi normalità economica.
Molte imprese non stanno pagando nei tempi dovuti contributi in quanto chiuse o limitate nella propria attività ormai da oltre un anno – afferma Loreno Rossi Direttore Confesercenti Bologna – e quindi in questa fase vanno aiutate a superare il momento di crisi determinato da imposizioni del Governo.
Chiediamo quindi alla Regione – conclude Loreno Rossi – di rivedere il requisito del Durc per tutti i bandi che ha emanato o emanerà per i ristori e i sostegni alle imprese.

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