Confesercenti Calabria su alluvione: interventi definitivi per evitare che il dramma diventi cronico

Le tristi vicende degli ultimi giorni – dice il Presidente Marcianò – rappresentano un ulteriore colpo alla provincia di Reggio Calabria.

confesercenticalabria“La grave crisi che attanaglia il nostro territorio rischia di allungare ancora di più i tempi di ripresa, e mette in evidenza, ancora una volta, come il continuo abbandono in cui la provincia reggina è stata lasciata affonda le proprie radici in lunghi anni di disattenzione ed incapacità di programmare in maniera seria delle politiche di salvaguardia del territorio”.

Lo scrive, in una nota,  il Presidente di Confesercenti Calabria Antonino Marcianò.

“Troppe occasioni sono state sprecate ed oggi piangiamo l’incredibile sequenza di immagini che raccontano di un territorio devastato, in cui l’intervento dell’uomo non ha tenuto in alcun conto del rispetto della natura – dice ancora. E non si può tacere della colpevole disattenzione dei canali informativi nazionali, che hanno dedicato pochissimi flash sui telegiornali, testimoniando ancora una volta, se ce ne fosse bisogno, della considerazione minima che questo territorio ha nei mass media, tranne quando non si parla di mafia o di omicidi. Pochi secondi di annuncio e nessun approfondimento. Anche nelle tragedia, dobbiamo constatare che esistono evidenti disparità di trattamento con il resto del paese”.

“Certamente – prosegue – da apprezzare l’immediata presa di posizione del Sindaco di Reggio Calabria che ha chiesto lo stato di emergenza, supportato dalla solerte visita del ministro delle Infrastrutture Graziano Delrio. Anche la Regione, ed il presidente Oliverio in particolare, hanno immediatamente espresso una concreta vicinanza alle popolazioni colpite dal maltempo.  Tutti noi dovremo essere attenti e presenti, giorno per giorno, a vigilare sulla tempestività degli interventi, la massima celerità nella esecuzione e totale legalità  nelle procedure. Confesercenti, in questa direzione, sollecita l’istituzione di una task force che dia un chiaro segno di svolta nella realizzazione dei lavori di ripristino di arterie fondamentali per il territorio e la contemporanea messa in sicurezza di troppe aree a rischio.  In tal senso invita le istituzioni locali ed i parlamentari a chiedere l’inserimento del territorio calabrese nell’ambito degli interventi previsti dal governo (33 al momento) per opere anti-alluvione nelle aree metropolitane, che rientrano negli accordi di programma con sette Regioni (ma nelle quali la Calabria non è ricompresa!) per la lotta al dissesto idrogeologico”.

“Confesercenti – scrive ancora – ha già inviato una nota al Prefetto, ai Ministri competenti, al Presidente della Regione, all’ANCI ed ai parlamentari calabresi per sollecitare in tal senso il governo nazionale. Alla luce delle esperienze pregresse, maturate in altre regioni d’Italia, ed al fine di favorire un pronto ripristino delle condizioni di normale agibilità delle città, delle vie di comunicazione, e per un efficace riavvio delle attività che hanno subito danni, Confesercenti rivolge a Governo e Regione un forte appello perché i fondi per il risarcimento arrivino subito (in Liguria si è riusciti a far avere i primi soldi entro 90gg dopo l’evento, è auspicabile che anche in Calabria avvenga ciò!)”.

“In virtù dei gravi danni, diretti ed indiretti, subiti dalle imprese – conclude – Confesercenti ha stilato un elenco di 10 punti da richiedere al Governo nazionale ed alle autorità preposte, al fine di dare un contributo reale al tessuto imprenditoriale locale. In particolare, Confesercenti richiede:

  • la sospensione dei tributi nazionali, anche quelli in cui le imprese operano in qualità di sostituto d’imposta e dei contributi per almeno 1 anno a favore delle attività colpite, limitando al massimo i rallentamenti di carattere burocratico che, in questi casi, possono segnare il solco tra la vita e la morte di una impresa!
  • la cancellazione dei tributi locali a carico delle imprese (IMU, TARI, TASI, COSAP), ed il successivo utilizzo del fondo di recupero dell’evasione della Tari per abbattimento del 50% per tutte le imprese colpite;
  • una  moratoria di almeno 1 anno alle banche sui finanziamenti in atto  e messa a disposizione di plafond per il finanziamento delle imprese danneggiate senza applicazione dei criteri di merito creditizio;
  • non far pagare i maggiori costi derivanti dall’impiego massiccio di acqua per ripulire le attività economiche, con una moratoria da parte delle aziende pubbliche che gestiscono le utenze idriche (in ultima analisi la Regione);
  • analoga richiesta di moratoria per tutte le utenze (gas, luce, acqua) per almeno 1 anno.

Per favorire la pronta ripresa delle attività economiche, Confesercenti si rivolge anche ai soggetti pubblici e privati:

  • richiesta di creazione di un tavolo di coordinamento di privati e pubblico per gestire le raccolte fondi e i vari aiuti di solidarietà in modo da garantire che non ci siano sovrapposizioni e qualcuno riceva da tutti, mentre altri non prendono nulla o poco;
  • richiesta agli ordini degli ingegneri, architetti, geometri e periti industriali di aiuto per redigere in maniera totalmente gratuita le perizie richieste dalla procedura per segnalazione danno e accesso ai fondi;
  • un appello ai proprietari degli immobili perché anche loro aspettino a chiedere l’affitto a chi è stato vittima di alluvione;
  • sollecitare gli istituti di credito ad istituire dei Fondi agevolati per supportare i fabbisogni finanziari delle imprese. In tal senso, Confesercenti Nazionale ha una convenzione con Unicredit per la concessione alle imprese danneggiate di finanziamenti sino a € 50.000,00 a tasso zero.

 

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