Il presidente Vincenzo Schiavo: «Settore in crisi anche perché non ha ricevuto ancora fondi , ma grazie al nostro lavoro nel nuovo decreto saranno previste sovvenzioni»
«Siamo stati completamente abbandonati»: è il grido d’allarme forte e univoco lanciato da Antonio Paone, Presidente Federnoleggio Napoli e da Gennaro Lametta, Coordinatore regionale di Federnoleggio, sigle legate a Confesercenti Campania.
«Non è possibile che sia nella Fase 1 che nell’attuale Fase 2 nessuno si è accorto dei danni che stanno subendo le nostre aziende – dice Antonio Paone -. Noi siamo quelli a cui si rivolgono tutti quando ne hanno bisogno: dalle gite fuori porta ai viaggi d’istruzione organizzati per le scolaresche, dai turisti che arrivano da ogni dove agli anziani che utilizzano i nostri bus per raggiungere località termali e i Santuari più famosi d’Europa».
«Siamo in continuo contatto con le Istituzioni Nazionali e Regionali, stiamo esponendo a gran voce a tutti gli “addetti ai lavori” che sembrano essere sordi al nostro grido – aggiunge Gennaro Lametta – parlano sempre al futuro non comprendendo che l’intero settore è già stato danneggiato ieri, oggi e non ha più un domani. La richiesta della Protezione Civile di prolungare l’emergenza sanitaria fino al 31 Gennaio 2021 ha ulteriormente devastato le nostre aspettative di riapertura delle frontiere».
A difendere le loro posizioni c’è, ovviamente, anche Vincenzo Schiavo, Presidente di Confesercenti Campania: «La situazione di questo settore è molto critica, con tante imprese in crisi e tanti posti di lavoro a rischio, dal momento che non è stato inserito tra le aziende a cui destinare i finanziamenti a fondo perduto. Ufficialmente la loro attività non è stata sospesa, ma in realtà l’emergenza coronavirus ha azzerato il loro fatturato. Confesercenti ha da sempre chiesto di non dimenticare gli operatori di questo settore che è fondamentale per l’economia del nostro territorio, rappresentando anche il biglietto da visita per i turisti. Tuttavia – conclude Schiavo – il lavoro portato avanti da Confesercenti, una delle associazioni deputate a dialogare con la politica rappresentando ben 73 categorie commerciali, sia a livello nazionale che regionale porterà presto a dei frutti importanti. Nel nuovo decreto si terrà conto di queste categorie».
Lo spera Antonio Paone che ribadisce: «Siamo sconcertati per il trattamento che ci hanno riservato, considerandoci figli di un Dio minore. I nostri numeri in Campania ma in tutt’Italia parlano chiaro. Siamo quel tassello importante dell’ingranaggio Turismo che produce insieme a tutto il comparto turistico, quel 25% circa del PIL Italiano di cui il nostro Governo si vanta. Chiediamo per la prima volta nella storia un sostegno. Per i nostri collaboratori chiediamo l’allungamento della cassa integrazione, della Naspi e un sussidio a tutti quelli invece che durante la stagione estiva lavorano, ma oggi sono “invisibili”. Chiediamo liquidità alle nostre imprese nella misura di una percentuale in base agli ultimi fatturati, il blocco totale dei Leasing che dal 30 settembre incomberanno sulle nostre aziende. Siamo disponibili per qualsiasi collaborazione a supporto di aziende private per il trasporto dei propri dipendenti o per aziende Pubbliche a supporto del TPL in vista della riapertura di tutti gli esercizi professionali e commerciali».