Le richieste dell’Associazione riguardano misure fiscali, non fiscali e quelle a sostegno dell’occupazione
A seguito delle ripercussioni negative prodotte dall’emergenza della diffusione del COVID-19 sulle imprese del commercio e del turismo, la Confesercenti ha avanzato al Governo una serie di richieste:
Misure fiscali
- Finalizzate alla sospensione dei versamenti tributari e contributivi (imposte, tributi locali e versamenti INPS in generale) e degli adempimenti tributari;
- proroga della scadenza delle rate relative alla riscossione da parte dell’Agenzia delle Entrate e Riscossione con riferimento a rateizzazioni in corso;
- revisione trasversale ad hoc degli ISA relativi alle attività economiche colpite in un determinato arco temporale predefinito, al fine di tener conto degli effetti della crisi economica e dei mercati collegata all’emergenza in corso;
Misure non fiscali
- Procedure abbreviate di accesso agevolato ai Fondi di Garanzia;
- sospensione dei pagamenti relativi alle utenze e costi fissi in generale;
- accesso agevolato al credito;
- sospensione dei pagamenti delle rate dei mutui bancari con relativo allungamento della durata del mutuo;
Misure di sostegno all’occupazione
- Attivazione degli ammortizzatori sociali in deroga anche per aziende non ubicate nei comuni interessati dalle misure urgenti di contenimento e possibilità di accesso al Fondo d’Integrazione Salariale anche per i dipendenti di dimensioni più piccole.
Su queste proposte l’associazione è disponibile al confronto con le Istituzioni e le altre parti sociali.