L’Associazione ha ribadito la necessità che le esigenze del settore vengano prese in considerazione e producano effetti concreti pena un rischio serio di chiusura per molte imprese
“La situazione attuale sta scorrendo verso un epilogo drammatico per tutto il canale ingrosso Bevande Ho.Re.Ca. e la cosa sta accadendo nella generale indifferenza da parte della classe politica nazionale nonostante le numerose assicurazioni e dichiarazioni di attenzione lette e sentite sugli organi di stampa nazionale”. È la denuncia di Maurizio Gualtieri presidente del consorzio Helios e membro della Presidenza della Confesercenti Emilia Romagna, Stefano Betti presidente consorzio San Geminiano e Silvio Montecchi presidente Consorzio Adat al termine di un incontro per esaminare la situazione attuale del settore e di fronte alle restrizioni alle attività previste fino al prossimo 31 gennaio, svoltosi in videoconferenza, con la partecipazione del Segretario Nazionale Confesercenti Bussoni Mauro e del Direttore regionale Confesercenti Emilia-Romagna Marco Pasi.
“Il settore ha un peso fondamentale nell’economia italiana – continua la nota di Maurizio Gualtieri – si tratta di migliaia imprese, migliaia di occupati, che pur resistendo con ogni mezzo alle difficoltà è uscita stremata dal 2020, rischiando in mancanza di determinazione dell’orizzonte temporale della ripresa di vedere compromesso in modo decisivo anche il fatturato del primo semestre 2021. A questo punto occorrono scelte politiche chiare sulla base delle richieste più volte avanzate da Confesercenti a nome della categoria distributori ingrosso bevande:
- Moratoria sui mutui per almeno tutto il 2021;
- Cassa integrazione per i dipendenti fino al termine del periodo di pandemia;
- Contributi a fondo perduto e finanziamenti a tasso e costo zero restituibili in periodi medio-lunghi;
- Ristori sulla perdita del fatturato che comprenda anche il settore della distribuzione grossista finora escluso da tutti i provvedimenti.”
La Confesercenti, per bocca del Segretario Nazionale Bussoni, ha ribadito la necessità che al più presto le esigenze del settore vengano prese in considerazione e producano effetti concreti, “pena – conclude la nota – un rischio serio di chiusura per molte imprese alla quale nel mese di febbraio la categoria non potrà assistere inerme e, per questo, a fine mese si terrà un nuovo incontro per decidere le azioni da intraprendere a tutela della categoria”.