Le imprese di piccole dimensioni sono le più colpite dall’emergenza
Le piccole imprese italiane stanno vivendo la crisi peggiore della loro storia, sarebbe folle escluderle dalle misure straordinarie per il credito: hanno bisogno di liquidità tanto quanto le attività di maggiori dimensioni, e probabilmente anche di più.
Così, in una nota Confesercenti commenta l’annuncio del Ministro per l’Economia, Roberto Gualtieri, sull’arrivo di una linea di credito speciale.
Apprezziamo lo sforzo del governo: abbiamo chiesto da tempo interventi straordinari per garantire la liquidità alle imprese. In particolare alle attività di piccole dimensioni, che sono state le prime ad essere chiuse, soprattutto nel commercio e nel turismo, e si trovano ormai senza ossigeno: il lockdown è costato loro almeno 11,5 miliardi di euro di ricavi.
In questo scenario, è difficile ritenere che il bonus di 600 euro sia sufficiente a farle ripartire. Servono prestiti ponte: noi chiediamo che anche le piccole siano incluse nelle misure per la liquidità, con finanziamenti pari almeno al 25% dei ricavi conseguiti nell’anno precedente. Servono misure straordinarie anche nei tempi: bisogna prevedere liquidità disponibile in meno di 15 giorni e restituzione a lungo termine, anche in 10 anni”.