Lavori autostradali e danni da maltempo mettono in ginocchio Busalla e la Valle Scrivia. Imprese e cittadini chiedono interventi urgenti
La situazione critica delle strade e delle infrastrutture nella zona di Busalla sta diventando sempre più insostenibile. Il programma dei lavori presentato da Autostrade per l’Italia, che interesserà prossimamente e per un lungo periodo il casello di Busalla, avrà un impatto rilevantissimo per il traffico con pesanti conseguenze per le imprese. Gli eventi di maltempo verificatisi martedì scorso hanno aggravato ulteriormente le condizioni viarie del territorio, con danni che ad oggi risultano ancora irrisolti. A questa emergenza si somma il peso dei lavori autostradali in corso, che stanno pesando sia sulle imprese sia sui cittadini.
Le associazioni di categoria rappresentate dalla Camera di Commercio di Genova – Confartigianato, Confcommercio, Confesercenti Genova, Cna e Coldiretti -, lanciano un appello chiaro: «Servono interventi strutturali immediati per ripristinare la funzionalità delle strade e garantire condizioni sostenibili per il tessuto economico e sociale della zona. Le previsioni dei lavori autostradali, così come pianificate al momento, sono insostenibili dalle imprese locali, che già affrontano gravi difficoltà logistiche e organizzative, e dalla cittadinanza, che vede compromessa la mobilità quotidiana. Gli ostacoli alla viabilità, combinati con i danni causati dal maltempo, stanno paralizzando l’intera area, rendendo urgente un intervento concreto e risolutivo».
La questione sarà al centro del tavolo tecnico che la Regione Liguria convocherà nei prossimi giorni. Secondo le associazioni di categoria l’obiettivo è ottenere un piano d’azione chiaro e condiviso che permetta di rispondere rapidamente alle emergenze e, nell’attesa di soluzioni a lungo termine per migliorare la viabilità, prevedere infrastrutture adeguate, anche provvisorie. «Non possiamo permettere che questa situazione continui a penalizzare le imprese che rappresentano il motore economico del territorio – dichiarano nella nota congiunta -. Servono soluzioni concrete, e servono subito».