Ci sono i cavalieri della Maremma di Gessica Tiribocchi e il mare in tempesta di Mario Filabozzi, c’è l’Abbraccio di Bernardo Pesciullesi, e l’eterea opera Insieme si fiorisce di Silvia Betti, e infine il Vento di libertà di Marco Solari
Sono le cinque opere di artisti maremmani che verranno esposte durante il convegno organizzato da Confesercenti il 7 marzo all’hotel Granduca, alla vigilia della giornata per i diritti delle donne. L’incontro, voluto da Impresa donna Confesercenti Grosseto, è alla sua seconda edizione, e si intitola: “Donne, impresa e crescita: Maremma al femminile”. Un modo per analizzare la situazione delle imprese in rosa in provincia di Grosseto.
Proprio per questo Confesercenti ha voluto fare un gesto proprio in favore delle donne, ed in particolare verso un’associazione che da anni si occupa di sostenere chi subisce maltrattamenti familiari, l’associazione antiviolenza Olympia De Gouges Grosseto.
Al termine del convegno verrà inaugurata la mostra “L’arte in aiuto delle donne”. Le opere donate dai cinque artisti saranno aggiudicate tramite donazione libera e il ricavato andrà a sostegno proprio dell’attività dell’associazione antiviolenza.
Le opere in mostra, come detto, sono di fotografi e pittori locali molto apprezzati. C’è “L’anima dei cavalieri” di Gessica Tiribocchi, che, parlando della sua fotografia, racconta: «Quest’opera cattura un gruppo di cavalieri immersi in un paesaggio rurale, dove il tempo sembra sospeso tra tradizione e modernità. I protagonisti, in sella ai loro cavalli, formano una linea armoniosa che si staglia contro un cielo infuocato dal tramonto, creando un forte impatto visivo ed emozionale. Questa immagine vuole essere una celebrazione della libertà e dello spirito indomito che lega l’uomo al suo compagno di viaggio più antico: il cavallo».
Si intitola “Abbraccio” il quadro dipinto da Bernardo Pesciullesi: «L’abbraccio inteso come il primo, più immediato e istintivo gesto di aiuto, “luogo” di conforto e sicurezza, per chi ha bisogno di una mano tesa, per chi fugge da un pericolo, per chi cerca un rifugio in cui sentirsi protetto.
Abbraccio come “accoglienza” opposto a qualsiasi idea di sopruso, rafforzato dalle spighe di grano, simbolo di fecondità, quindi di vita e amore in antitesi all’odio e alla violenza. Un’immagine solare, primordiale che vuole dare un messaggio di ottimismo rispetto alla paura di sentirsi soli e indifesi davanti ad un abuso o una minaccia di qualsiasi forma essi siano».
“Acqua e fuoco” il titolo onirico e fiabesco dell’opera del fotografo Mario Filabozzi che ha «immortalato un tramonto sul mare di Castiglione della Pescaia mentre la potenza dell’acqua si insinuava tra le rocce che brillavano dell’ultima luce del sole».
Delicato ed etereo il quadro di Silvia Betti dal titolo “Insieme si fiorisce” una tematica che ben si attaglia al lavoro dell’associazione «L’immagine racconta una collaborazione tra donne, o meglio tra energie femminili, che dà vita a qualcosa di poetico, gentile ma al contempo potente come un fiore».
Infine l’opera del fotografo Marco Solari, dal titolo “Vento di libertà” «Si tratta di un pannello con immagine di una regata velica che si è svolta a Porto Santo Stefano. Le imbarcazioni avevano le vele rosa proprio a favore della lotta alla violenza sulle donne».