La presidente Fismo, Barbara Cottone: “Finora – a causa del brutto tempo – le vendite sono state scarse, quindi i clienti possono contare su un ricco assortimento di taglie, colori e modelli”
I torinesi continuano ad apprezzare i saldi, tanto che oltre 8 su 10 sono interessati; la spesa media si aggirerà fra i 220 e i 230 euro, dato che conferma quello della scorsa stagione. Quanto ai commercianti, le loro aspettative hanno segno positivo: secondo la maggioranza di quelli del centro, il livello delle vendite dovrebbe essere confermato, rispetto alla stagione precedente, e una parte si aspetta un lieve incremento (5%). Non altrettanto fiduciosi gli operatori della periferia: non pochi di loro temono addirittura una contrazione (5%) degli affari. È questo il clima intorno alle imminenti vendite di fine stagione che prendono il via dopodomani, sabato 7 luglio, per concludersi il 1° settembre.
“Torino – spiega Barbara Cottone, presidente di Fismo, la federazione dell’abbigliamento aderente a Confesercenti – si allinea al sondaggio svolto per noi da Swg, secondo il quale sarà alto il livello di adesione di negozianti e consumatori. A partecipare alle prossime vendite di fine stagione sarà oltre il 70% dei quasi 2000 negozi cittadini, (circa 3700 con la provincia). Il 35% dei consumatori ha già deciso di partecipare ai saldi, ma c’è anche un altro 50% che valuterà le occasioni di risparmio prima di decidere se e quanto acquistare.
“Quest’anno – come raramente è successo in passato nella stessa misura – i consumatori troveranno un assortimento particolarmente ricco di taglie, modelli e colori: fino a pochi giorni fa, il clima non ha aiutato e le vendite della primavera ne hanno risentito negativamente, annullando i piccoli segnali di ripresa che avevamo riscontrato nel 2017. Ciò vale in modo particolare per il settore delle calzature, che più di altri è stato danneggiato dal brutto tempo.
“Speriamo, dunque, che il bel tempo finalmente stabile e gli sconti indurranno i consumatori a venire nei nostri negozi e a spendere. Purtroppo, anche quest’anno – e forse più che nel passato – ci tocca registrare il fenomeno dei ‘saldi anticipati’ soprattutto da parte dei marchi della grande distribuzione: un comportamento al di fuori della legge che danneggia il piccolo commercio e in particolare quello dei negozi delle periferie che in questi ultimi hanno goduto di meno dei benefici derivanti dalla vendite di fine stagione”.
Gli sconti praticati saranno da subito piuttosto elevati: 30-40%. Ma in diversi casi si partirà già col “metà prezzo”: riduzioni più sostanziose del normale per sopperire alle scarse vendite di una stagione difficile.