Documento programmatico di proposte e idee in vista delle elezioni europee ed amministrative 2014
Un lavoro fatto dai soci per i soci: questo l’intento che ha mosso l’associazione nel mettere in piedi questa operazione di indagine ed ascolto. L’obiettivo infatti era ed è quello di ascoltare il punto di vista dei propri soci e di raccogliere quelle importanti informazioni che serviranno a Confesercenti per mettere in piedi azioni che rispondano ai bisogni degli operatori economici dei settori del commercio, del turismo e dei servizi dei quali la nostra associazione vuole essere portavoce.
Confesercenti ha voluto cogliere la sfida che da una parte la grave crisi economica – che da troppo tempo colpisce in maniera particolare le piccole e medie imprese – e dall’altra l’imminente rinnovo elettorale nelle amministrazioni comunali hanno lanciato per rimettersi in gioco essa stessa. Ripartire dai soci, dai loro bisogni, dai loro problemi quotidiani e soprattutto dal loro punto di vista per impostare la propria azione nei mesi avvenire, così importanti in vista delle elezioni amministrative.
Questo lavoro, benché realizzato attraverso i coinvolgimento solo dei nostri associati, deve essere considerato indicativo degli orientamenti dei piccoli e medi imprenditori dei settori commercio, turismo e servizi dell’intero territorio provinciale, essendo Confesercenti l’associazione di categoria eminentemente rappresentativa di questi operatori economici.
Come associazione di categoria che rappresenta le Pmi del settore del commercio, del turismo e dei servizi abbiamo quindi sentito il diritto/dovere di dare voce a tutti quegli imprenditori, nostri soci, che ogni giorno ascoltiamo e cerchiamo di aiutare nella battaglia quotidiana per la sopravvivenza tra norme in continua evoluzione, tasse incomprensibilmente esose, un credito sempre meno accessibile e mille altre difficoltà che hanno trasformato in una corsa ad ostacoli il fare impresa.
Certi che gli imprenditori siano in grado, grazie alla loro esperienza diretta sul campo, di dare un contributo di idee, proposte ed azioni concrete, abbiamo selezionato un campione di 400 imprese socie su tutto il territorio provinciale alle quali abbiamo chiesto di compilare un apposito questionario per dire la loro su numerose questioni, tra le quali:
RAPPORTO CON LE AMMINISTRAZIONI COMUNALI – A tale proposito, emerge in maniera omogenea, che contrariamente a certi messaggi che vogliono distanti in modo siderale istituzioni e imprese, il livello locale e in particolare il Comune, rimane il soggetto istituzionale di riferimento sul quale si concentrano le aspettative degli operatori e delle imprese.
LIBERALIZZAZIONI – E’ unanime la convinzione che sia necessario riportare sul territorio locale il confronto politico per la programmazione commerciale in termini di orari di apertura, festività e superfici di vendita; le imprese giudicano, infatti, il processo di liberalizzazione attuato dai governi nazionali un sostanziale fallimento sul quale è necessario, al contrario, riattivare forme concrete di concertazione con il livello locale nell’ambito del quale si riconosce il ruolo strategico delle Associazioni di Categoria come portavoce delle peculiarità e dei bisogni del territorio
CONCORRENZA SLEALE – Con l’acuirsi della crisi tutta quella serie di fenomeni riconducibili a ciò che viene genericamente identificato come concorrenza sleale (farmer markets, sagre e feste, circoli privati e associazioni culturali, abusivismo e contraffazione) rappresentano una vera e propria ferita che si trasforma per le imprese in un danno economico di proporzioni incalcolabili; una situazione intollerabile che viene vissuta dagli operatori economici (sottoposti ad ogni tipo di controllo e tassazione) come una vera e propria offesa alla loro dignità di imprenditori. Il tema della concorrenza sleale emerge quindi come uno dei punti principali sui quali ci si aspetta che le future amministrazioni intensifichino la loro azione di repressione e regolamentazione (oltre l’85% degli intervistati).
Prendendo le mosse dai questionari – un totale di 9 per i Comuni della Provincia che vanno al rinnovo (Livorno, Rosignano, Cecina, Bibboina, Castagneto Carducci, Piombino, Suvereto, San Vincenzo e Portoferraio) – sono stati elaborati altrettanti documenti programmatici che sono stati poi ufficialmente presentati sia alla stampa che ai candidati sindaci alle prossime elezioni. Come Associazione abbiamo chiesto che i candidati si esprimano sulle questioni sollevate nei documenti, in modo da per poter essere valuti nella campagna elettore anche in funzione di ciò che faranno per i settori del commercio e dei servizi.
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