Recepita l’intesa sulla direttiva Bolkestein, salvi migliaia di posti di lavoro e giro di vite contro l’abusivismo.
«Col recepimento dell’intesa di Conferenza Unificata del 2012 sulla Direttiva Bolkestein, la Regione riconosce la professionalità delle decine di migliaia di operatori su area pubblica che ogni giorno si recano sui mercati e nelle fiere lombarde, garantendo non solo il futuro di una categoria, ma la sopravvivenza stessa di quel “mercato tradizionale” che una rigida applicazione della disciplina europea avrebbe intollerabilmente “spazzato via”»: questo il risultato più importante della modifica al Testo Unico del commercio regionale secondo Alessio Merigo, direttore della Confesercenti Lombarda, che evidenzia l’impegno profuso – in stretta collaborazione con l’Assessore allo Sviluppo economico, Mauro Parolini – per recepire, anche nella nostra Regione, l’intesa già stipulata nel 2012 grazie all’intensa attività sindacale condotta dall’Associazione su tutto il territorio nazionale.
Filippo Caselli, responsabile area Commercio per Confesercenti Lombardia, descrive quindi le altre importanti novità per il comparto introdotte dalla riforma del Testo Unico, soffermandosi anzitutto sulle misure volte a contrastare più efficacemente l’abusivismo nei mercati, non solo riconfermando la validità e l’efficacia della “carta d’esercizio”, «indispensabile presidio a tutela della “concorrenza leale”», ma altresì rielaborando varie definizioni legislative, al fine di colmare quei vuoti normativi che avevano consentito il proliferare di “mercati su area privata”: «una riforma importante, che mette davvero tanta “carne al fuoco” (dalla vendita dei prodotti usati, alle modalità di esercizio del commercio itinerante) e che dovrà essere meglio definita attraverso regolamenti e delibere regionali su cui Confesercenti sta già lavorando, confidando in un positivo risultato».