Il Presidente Anva Sacco: “Dopo sollecitazione di ANVA-Confesercenti Lombardia, la Regione ha preso atto dell’esigenza di tutelare gli ambulanti dal rischio di perdita di posteggi per assenze maturate durante lo stato di emergenza da Covid-19”
«Dopo sollecitazione di ANVA-Confesercenti Lombardia, la Regione ha preso atto dell’esigenza di tutelare gli ambulanti dal rischio di perdita di posteggi per assenze maturate durante lo stato di emergenza da Covid-19». «Nelle more di una più puntuale revisione della disciplina sulle assenze, confidiamo nella responsabilità di tutti gli operatori di mercato nel garantire la loro presenza salvo gravi e concrete motivazioni». Così “Franco” Francesco Sacco, Portavoce dell’Associazione Nazionale Venditori Ambulanti ANVA-Confesercenti Lombardia, ha commentato la disposizione approvata nella nuova Legge regionale di semplificazione 2021, che a brevissimo entrerà in vigore escludendo la possibilità di revocare le concessioni di posteggio per assenze degli operatori intercorse a partire dal 31 gennaio 2020 e sino al termine dello Stato di emergenza pandemico al momento prevista per il 31 Luglio.
La nuova previsione regionale, concordata con la Direzione regionale allo sviluppo economico guidata dall’Assessore Guido Guidesi, tutelerà dunque – per la durata dello Stato d’emergenza – gli operatori del commercio su area pubblica rispetto alle revoche di posteggio che sono ordinariamente previste per gli operatori che si assentino per un periodo superiore ai quattro mesi (o proporzionalmente più brevi per le concssioni “stagionali”) salvo il caso di assenza per malattia, gravidanza o infortunio; ciò in considerazione della particolarità del periodo pandemico e della necessità di salvaguardare quegli ambulanti che, pur in assenza delle richiamate giustificazioni, si siano assentati per altri validi motivi precedentemente non contemplati dalla norma ma legati al covid stesso, quali anche il timore di contrarre il virus da parte di operatori anziani o con rilevanti patologie pregresse, a fronte del rischio d’interpretazioni rigorose della disciplina pregressa.