L’indagine sui consumatori: negozi reali i più scelti, ma cresce il web. Scarpe, maglieria e capispalla i più desiderati
I saldi alla prova di Omicron. il 5 gennaio prenderanno il via in Lombardia, quindi anche Brescia, i saldi invernali 2022, primo grande appuntamento commerciale dell’anno, in avvio proprio nella fase di rallentamento generata dalla nuova ondata di contagi. “Continueremo a fare del nostro meglio – afferma Barbara Quaresmini, Presidente di Confesercenti della Lombardia Orientale – per offrire ai nostri clienti esperienze di acquisto uniche, in sicurezza e all’insegna della nostra professionalità”.
Quattro italiani su dieci (il 39%) hanno già programmato di approfittare dei saldi per acquistare uno o più prodotti, per un budget medio previsto di 150 euro a persona. È quanto emerge dall’indagine previsionale sui saldi condotta da Confesercenti su un campione di consumatori. Secondo Francesca Guzzardi – Presidente FISMO Confesercenti della Lombardia Orientale e titolare di un negozio di abbigliamento nel centro storico di Brescia -, si tratta di numeri importanti, ma ancora lontani da quelli pre-crisi: in occasione dei saldi invernali del gennaio 2020, si diceva interessato all’evento il 48% degli italiani. Sul risultato pesa l’ombra di Omicron e l’impatto negativo che la diffusione della variante sta avendo sulla fiducia delle famiglie e sulle occasioni di vita sociale. Ma incide anche la concorrenza all’evento saldi da parte della bulimia di promozioni prenatalizie e natalizie, cui sono stati sottoposti i consumatori, a partire proprio da un Black Friday particolarmente “ravvicinato”, a meno di un mese dal Natale. Si rafforza invece la tendenza all’acquisto d’impulso: cresce rispetto al 2020 dal 41 al 46% la quota di consumatori che deciderà se acquistare prodotti in saldo sul momento, in base alle offerte. Spesa. La media di 150 euro nasconde una spesa media fortemente polarizzata: il 47% acquisterà per meno di 100 euro, mentre il 43% spenderà tra il 100 ed i 300. Solo il 6% ha previsto una spesa tra i 300 ed i 500 euro, mentre il 4% più di 500 euro.
Dove si compra. Nonostante la crescente concorrenza del web, i saldi rimangono un evento legato soprattutto ai grandi brand e ai negozi fisici, “dove – continua Francesca Guzzardi – riusciamo ad esprimere tutta la nostra professionalità, accompagnando i nostri clienti per mano, raccontando i prodotti e facendo vivere loro un’esperienza importante, anche in un periodo così particolare, con articoli di qualità”. Il 31% degli acquisti dei saldi avverrà infatti in una grande catena o presso negozi brandizzati, seguiti da vicino dai negozi indipendenti, cui si rivolgeranno il 26% dei clienti. Il 22% sceglierà infine un outlet, mentre il 23%, invece, cercherà l’affare scontato sul web, oltre il 5% in più dello scorso anno e l’8% rispetto al periodo prepandemico.
Cosa si compra. Quest’anno, in cima ai desideri degli italiani ci sono le scarpe: è la spesa prevista dal 47% di chi ha già deciso di comprare. Seguono prodotti di maglieria (45%), capispalla (27%), capi di camiceria (26%), magliette e intimo (entrambi al 22%). Ma c’è anche un 15% in cerca di borse ed un 12% di altri accessori, dalle sciarpe alle cinture.