Il Presidente Rebecchi: “Auspico che possano essere quanto prima messi in campo i nuovi strumenti delineati dall’assessorato per finanziare gli investimenti nel settore ricettivo”
Piano triennale per lo sviluppo del turismo lombardo e nuove misure per il sostegno alle imprese del settore: questi i principali temi discussi nell’odierno tavolo regionale per le politiche turistiche e l’attrattività convocato dall’Assessore Lara Magoni, a cui Confesercenti ha partecipato col Presidente regionale, Gianni Rebecchi.
Il piano triennale 2023/2025 definirà le linee programmatiche delle politiche per la promozione e il rafforzamento della competitività del settore turistico lombardo, partendo da un’analisi delle tendenze del mercato turistico nazionale e internazionale, nonché delineando specifiche linee d’intervento, indicando strumenti e tempi di attuazione che terranno conto delle misure già promosse a livello europeo e nazionale, partendo dai fondi del PNRR.
Un provvedimento importantissimo, che verrà sviluppato nelle prossime settimane anche grazie al contributo di Confesercenti, che col Presidente Rebecchi ha evidenziato anzitutto l’importanza di rilanciare i flussi turistici internazionali per dare respiro alla nostra estesa filiera turistica, consolidando l’attività di promozione territoriale già promossa dalla Regione anche tenendo conto dei prossimi grandi appuntamenti di Bergamo-Brescia capitali della cultura 2023 e delle olimpiadi invernali Milano-Cortina 2026: importanti occasioni di visibilità per tutto il territorio regionale.
Rebecchi ha dunque auspicato che possano essere quanto prima messi in campo i nuovi strumenti delineati dall’assessorato per finanziare gli investimenti nel settore ricettivo – anche nell’ambito della sostenibilità energetica – confidando che nuovi bandi ad hoc possano essere previsti anche per i comparti dei viaggi organizzati e delle visite guidate.
Per dare maggiore sistematicità alle politiche regionali per il sostegno al settore, il Presidente di Confesercenti-Lombardia ha infine auspicato la costituzione di un nuovo fondo strutturale per il sostegno al turismo, da alimentare con risorse legate anche alla tassa di soggiorno, ancora oggi applicata in modo erratico da parte dei Comuni per le finalità più disparate.