L’Associazione: “L’economia della città di Matera, duramente provata da lunghi mesi di chiusura a causa della pandemia, non meritava di subire ancora restrizioni in giornate che segnano la lenta ripresa”
Tanto tuonò che a Matera, in occasione del summit internazionale G20, piovve! Parafrasando un vecchio adagio popolare, è successo quello che si temeva succedesse alcuni mesi addietro. Infatti è stata appena emanata l’Ordinanza Sindacale in cui si ordina alle attività produttive, commerciali e di prestazione di servizi di rimanere chiuse nei giorni 28 e 29 giugno in buona parte del Centro Storico e nel Sasso Caveoso.
Dire che l’avevamo detto, negli incontri preparatori di inizio anno, che l’Amministrazione Comunale aveva predisposto è fin troppo scontato: l’economia della città di Matera, duramente provata da lunghi mesi di chiusura a causa della pandemia, non meritava di subire ancora restrizioni in giornate che segnano la lenta ripresa e che sono a pochissimi giorni da una Festa Patronale che verrà vissuta giustamente in ristrettezza e dai Materani (e non solo), moltissimi dei quali rientreranno in Città per tradizione.
Pertanto chiediamo a Comune e Regione Basilicata, nonchè al Governo di prevedere con urgenza degli indennizzi da destinare a quelle attività che subiranno ancora una volta lo smacco della chiusura imposta da provvedimento e contestualmente la scrivente ha dato mandato ai propri legali per valutare eventuali azioni nelle sedi opportune a difesa delle attività produttive costrette a subire ulteriori svantaggiose ristrettezze economiche.