Il Presidente Calanca: “Finalmente anche gli agenti, finora completamente dimenticati, sono stati presi in considerazione, il sostegno, però è limitato agli agenti con un codice Ateco ed esclude gli operatori del settore turismo e fieristico che sono tra i più penalizzati”
Anche gli agenti e i rappresentanti di commercio sono finalmente fra i beneficiari del contributo a fondo perduto previsto dal “Decreto Ristori quater”: il sostegno, però, è limitato agli agenti con un codice Ateco prevalente ed esclude – tra gli altri – gli operatori del settore turismo e fieristico che sono tra i più penalizzati. FIARC Confesercenti Modena evidenzia le lacune di questa misura e ne auspica integrazioni e miglioramenti
“Finalmente anche gli agenti, finora completamente dimenticati, sono stati presi in considerazione – esordisce Mario Calanca, presidente provinciale della FIARC, la federazione di categoria di Confesercenti Modena – si tratta di un segnale importante: è il coronamento della battaglia di tutto il settore, impegnato da mesi nel sottolineare le difficoltà degli agenti e la necessità, quindi, che anche per loro venissero adottati adeguati provvedimenti. Vogliamo anche ringraziare chi, a livello parlamentare, ci ha sostenuto nel raggiungere questo risultato in particolare il sottosegretario al MEF Maria Cecilia Guerra”.
Calanca sottolinea, però, alcune gravi criticità che inficiano l’efficacia della misura: “In primo luogo, non convince il parametro in base al quale si ha diritto al contributo: il confronto limitato a un solo mese (aprile) non tiene conto delle modalità di pagamento delle provvigioni agli agenti. Come già sottolineammo in occasione del Decreto Rilancio, data la particolarità della struttura provvigionale degli agenti, sarebbe stato meglio ampliare il periodo del confronto ad almeno un trimestre: così facendo, invece, troppi colleghi rimangono fuori dall’indennizzo non perché non abbiamo subito perdite ma, appunto, perché per gli agenti un solo mese è poco significativo. Sarebbe stato opportuno cogliere l’occasione del ‘Decreto Quater’ per eliminare questa stortura. In secondo luogo, appaiono ingiustificate molte delle esclusioni, alcune delle quali clamorose come quella riguardante gli agenti del settore turismo o del settore fieristico: si tratta di colleghi che operano in settori ugualmente danneggiati dall’emergenza Covid e dei quali chiediamo l’inserimento in sede di conversione del Decreto”.
“Dunque, consideriamo questo – conclude Calanca – un primo e parziale risultato, nella consapevolezza che agli oltre 200mila agenti italiani sono dovuti sostegni ben più sostanziosi che auspichiamo possano giungere attraverso la misura di perequazione prevista per l’inizio del 2021″.