Il Presidente Pingiori: “I grandi portali di annunci immobiliari non sempre verificano come dovrebbero la fonte dell’annuncio che riprendono, succede quindi che diano spazio e visibilità ad agenzie irregolari”
Si moltiplicano i casi di esercizio abusivo dell’attività d’intermediazione immobiliare
Se si sta cercando un’abitazione da comprare o semplicemente in affitto è necessario prestare molta attenzione agli annunci, in particolare a quelli presenti online. ANAMA Confesercenti Modena (Associazione Nazionale Agenti e Mediatori di Affari) segnala che nella nostra provincia sono in aumento i casi di agenzie immobiliari abusive: i grandi portali di annunci immobiliari non sempre verificano come dovrebbero la fonte dell’annuncio che riprendono, succede quindi che diano spazio e visibilità ad agenzie irregolari.
Spiega Archimede Pingiori, presidente ANAMA Confesercenti Modena: “Sempre più spesso ci vengono segnalati annunci online di realtà o personaggi che si spacciano per mediatori senza averne il titolo e per giunta privi di assicurazione per la responsabilità civile nel caso arrechino un danno al cliente, svolgendo questo lavoro in modo incompleto, sommario e illegale. Queste finte agenzie danneggiano tutta la categoria degli agenti immobiliari e gli ignari consumatori”.
Ma come può il consumatore riconoscere un agente immobiliare regolare da un abusivo? Innanzitutto chiedendogli di visionare il tesserino rilasciatogli dalla Camera di Commercio, come spiega Pingiori: “Sono abusivi tutti gli agenti immobiliare non autorizzati dalla Camera di Commercio, privi di iscrizione al REA e spesso sprovvisti anche di partita iva, pertanto, verificate sempre se la persona che vi ha proposto un immobile in affitto o di mediare una compravendita sia effettivamente abilitata ed in possesso dei requisiti necessari a svolgere la professione, a cui si accede con un corso e un esame di qualifica ad hoc. Il mediatore immobiliare abilitato, inoltre, segue regole precise di operatività e ha l’obbligo di prestare idonea garanzia assicurativa a copertura dei rischi professionali e a tutela dei clienti. Purtroppo la situazione legata alla pandemia e le conseguenti misure di restrizione ha favorito il diffondersi di queste pratiche abusive e dell’economia sommersa: è necessaria la collaborazione di tutti, anche dei cittadini per denunciare queste realtà”.