Il Presidente Degli Innocenti: “Portiamo in piazza a Montecitorio la nostra grave situazione, auspicando un cambio di rotta del nuovo Governo. Siamo fermi da un anno, il settore può lavorare in sicurezza quindi ulteriori limitazioni sarebbero incomprensibili”
“Portiamo in piazza a Montecitorio la nostra grave situazione, auspicando un cambio di rotta del nuovo Governo. Siamo fermi da un anno, il settore può lavorare in sicurezza quindi ulteriori limitazioni sarebbero incomprensibili.” sottolinea Eros Degli Innocenti, Presidente Provinciale dell’Associazione Spettacoli Viaggianti Confesercenti Modena
Una protesta pacifica in piazza Montecitorio per ribadire che le giostre dello spettacolo viaggiante possono e devono riaprire, dopo uno stop durato troppo a lungo. Il Coordinamento Unione delle Associazioni di Spettacolo Viaggiante il 1° marzo sarà a Roma, e a fare sentire la propria voce ci sarà anche ANSVA Confesercenti Modena.
“Lo scopo della manifestazione è quello di sollecitare il nuovo Governo affinché prendano in considerazione le richieste degli operatori del nostro settore, fermi ormai da un anno a causa dell’emergenza sanitaria – spiega Eros Degli Innocenti, Presidente provinciale ANSVA Confesercenti Modena – Il nostro settore, relativo alle giostre itineranti (luna park), è un’attività disciplinata da una legge ad hoc (legge 337/1968), che ne riconosce la funzione sociale e culturale; lo Spettacolo Viaggiante, compreso nel settore dello spettacolo dal vivo, opera per effetto di una licenza rilasciata dalle amministrazioni comunali, al pari di ogni altra attività produttiva”.
“La nostra attività è risultata penalizzata da provvedimenti di chiusura o sospensione di eventi, che hanno generato e continuano a produrre effetti dannosi sotto l’aspetto economico e sociale, con ricadute pesanti sulle famiglie di tutti gli operatori oberate sempre più da spese di varia natura – aggiunge Degli Innocenti – La realizzazione di spettacolo itinerante effettuata con le nostre attrazioni è di natura statica, con numero di posti obbligati e i giochi sono esercitati in forma individuale e, comunque, gestiti e monitorati, secondo le norme di sicurezza dei protocolli stabiliti dai provvedimenti governativi: nulla a che vedere con altre forme di intrattenimento libere, in cui si determina assembramento o attività di gruppo! Il pubblico che usufruisce delle attrazioni è principalmente composto da famiglie con bambini e da giovanissimi, categorie per le quali svago e divertimento sono fondamentali come valvola di sfogo: i ragazzi in particolare risentono molto degli effetti delle misure restrittive e il malessere sfocia in atti vandalici e risse. Va sottolineato, inoltre, che le attività si svolgono all’aperto e l’orario è pressoché pomeridiano e, grazie ai piani di sicurezza pubblica, è assicurato il distanziamento tra le attrazioni. Insomma, le condizioni per ripartire in sicurezza ci sono tutte: chiediamo al Governo che ci faccia riprendere a lavorare. Si tratta di un diritto sancito dalla Costituzione e noi abbiamo diritto di lavorare. Manifestare è un modo concreto per ricordare che esistiamo anche noi: per riuscire ad essere incisivi”.