Le due Associazioni: “Molti ambulanti non possono lavorare però sono esclusi dai ristori economici che altre categorie sospese dai provvedimenti nazionali possono invece ottenere. Ancora una volta oltre al danno la beffa”
“Anche se molti operatori non stanno lavorando, gli adempimenti – come i versamenti IVA, Inps, le tasse e altri balzelli sono ugualmente previsti”, commentano da ANVA Confesercenti e FIVA Confcommercio. “Molti ambulanti non possono lavorare però sono esclusi dai ristori economici che altre categorie sospese dai provvedimenti nazionali possono invece ottenere. Ancora una volta oltre al danno la beffa. Occorre provvedere urgentemente e trovare soluzioni operative immediate, che tengano insieme diritto alla salute e diritto al lavoro”, proseguono le associazioni di categoria. “I protocolli di sicurezza previsti per le aree pubbliche sono sufficienti per garantire la sicurezza. Non vorremmo mai che gli ambulanti venissero equiparati a untori e diffusori di Covid 19: questo sarebbe assurdo. Chiediamo che i mercati settimanali sospesi vengano immediatamente ripresi dopo il blocco avvenuto questa settimana”, aggiungono da ANVA e FIVA.
La possibilità di svolgere il mercato rappresenta una grande opportunità per tante piccole imprese, in gravi difficoltà per via della crisi dei consumi interni, del lockdown primaverile e dei suoi strascichi. In Emilia Romagna le imprese del settore sono tutt’oggi soggette a tutti gli obblighi fiscali e previdenziali e non hanno diritto ad alcun ristoro o contributo pubblico.
“Comprendiamo le difficoltà ad adeguare il mercato alle nuove disposizioni previste, ma con la buona volontà delle Pubbliche Amministrazioni di mettere in pratica quanto indicato dalla Regione si può raggiungere l’obiettivo di permettere di operare anche alle nostre attività, che potranno così contribuire a decongestionare le altre forme distributive, oltre che a svolgere la funzione calmieratrice dei prezzi che da sempre le caratterizza”, concludono da ANVA Confesercenti e FIVA Confcommercio.
La situazione difficile di tante piccole imprese del settore – a cui fanno riferimento altrettante famiglie – potrebbe realmente portare alla loro chiusura, con un danno per l’intero tessuto economico regionale. Per questo FIVA Confcommercio Modena e ANVA Confesercenti Modena chiedono di rivedere al più presto la decisione presa e di permettere agli ambulanti di esercitare l’attività anche nel comune di Modena.