Sono esigenze e dati concreti a spingere le quattro associazioni ad avanzare questa richiesta: “Da anni chiediamo che venga riequilibrata la suddivisione del carico tributario tra utenze domestiche e non domestiche”
Si tratta di una situazione eccezionale, in cui i rifiuti domestici aumentano e quelli delle attività commerciali sono estremamente ridotti, a causa di restrizioni e chiusure. “Il Comune deve tenerne conto e agire di conseguenza nella suddivisione del carico tributario” è la richiesta delle quattro associazioni di categoria modenesi
Si rivolgono direttamente all’amministrazione comunale modenese le associazioni di categoria del territorio Confesercenti, Confcommercio, Cna e Lapam: “Al Comune di Modena – che ha recentemente stabilito di lasciare invariate l’addizionale IRPEF e l’IMU – chiediamo uno sforzo in più, prevedendo nel bilancio 2021 un ulteriore sgravio della TARI per le categorie economiche più colpite dalle restrizioni tra cui quelle del turismo come gli alberghi e le agenzie di viaggio, i ristoranti e i bar, ma anche le palestre”.
Sono esigenze e dati concreti a spingere le quattro associazioni ad avanzare questa richiesta: “Da anni chiediamo che venga riequilibrata la suddivisione del carico tributario tra utenze domestiche e non domestiche: questo riequilibrio deve essere strutturale e perfezionato con il passaggio a tariffa puntuale”.
Ma nel 2021 è indubbio che la situazione sia eccezionale: “La pandemia ha portato a un aumento della produzione di rifiuti domestici e viceversa una diminuzione di quelli delle imprese soggette a chiusure e restrizioni di attività, pertanto l’Amministrazione Comunale deve tenerne conto nel formulare le tariffe TARI per il 2021 e prevedere, se necessario, trasferimento di risorse per coprire il mancato gettito. Inoltre, considerate le difficoltà finanziarie di queste imprese che hanno visto ridursi i fatturati in maniera molto consistente, si dovrebbe prevedere la possibilità di rateizzo, senza l’applicazione di sanzioni o interessi di mora”.
Confesercenti, Confcommercio, Cna e Lapam si dicono fiduciose: “Siamo certi che questi temi saranno all’ordine del giorno nella discussione prevista tra Comune e Associazioni in sede di confronto sul Bilancio 2021”.