Il Presidente Fiarc Calanca: “Chiediamo di essere ascoltati a livello istituzionale per avere le giuste risposte per agenti di commercio e consulenti finanziari. Crediamo che tali figure rientrino a pieno titolo tra i soggetti beneficiari del nuovo provvedimento”
FIARC Confesercenti Modena, insieme alle principali associazioni degli agenti di commercio e consulenti finanziari Anasf e Federagenti, chiede al Governo che i nuovi contributi a fondo perduto in favore di partite Iva e PMI previsti nel Decreto Ristoro siano indirizzati anche alle categorie rappresentate.
“Chiediamo di essere coinvolti e ascoltati a livello istituzionale per avere le giuste risposte per agenti di commercio e consulenti finanziari che, ricordiamo, intermediano circa il 70% del Pil italiano e che secondo recenti stime hanno visto ridursi i propri guadagni di circa il 40% solo nell’ultimo anno – spiega Mario Calanca, Presidente FIARC Confesercenti Modena – Crediamo che tali figure rientrino a pieno titolo tra i soggetti beneficiari del nuovo provvedimento e che maggior tutela sia offerta a quelle imprese che hanno come clientela imprenditori che operano nei settori oggetto di chiusura totale o parziale”.
Nella stragrande maggioranza dei casi le provvigioni degli agenti non sono immediate, ma vengono riconosciute a distanza di mesi, questo può tagliare fuori dai sostegni moltissimi imprenditori in grande difficoltà, come purtroppo è già avvenuto nei mesi scorsi.
“Questo meccanismo – prosegue Calanca – deve essere rivisto: insieme alle altre principali associazioni degli agenti di commercio e consulenti finanziari Anasf e Federagenti, FIARC sta chiedendo di evitare che le imprese che rappresentiamo – già duramente colpite dalla crisi economico finanziaria che negli ultimi 10 anni ha costretto a chiudere l’attività a circa 50.000 tra agenti di commercio e intermediari finanziari – vengano affossate definitivamente dall’emergenza epidemiologica in atto”.