Possibili risparmi per le imprese di commercio e turismo per oltre un miliardo di euro
Più efficienza e con meno spesa attraverso un uso consapevole e responsabile dell’energia. E’ questa la parola d’ordine con la quale Confesercenti nazionale organizza l’Energy Day, l’evento ideato dalla Confederazione delle piccole e medie imprese che si svolgerà il prossimo 30 giugno in trenta città italiane. In quella giornata, le principali sedi dell’organizzazione attiveranno lo sportello Energia Ambiente, aprendo le porte alle imprese interessate per fornire, gratuitamente, consulenza allo scopo di favorire il risparmio e l’efficientamento energetico mentre si avvicina la liberalizzazione dei mercati.
Il mercato dell’energia elettrica e del gas è infatti in grande fermento. Le piccole e medie imprese saranno al centro di un autentico cambio di scenario nel quale dovranno optare tra diverse offerte del mercato libero. Il Governo, infatti, nel provvedimento concorrenza, parla apertamente di una completa liberalizzazione e prevede il superamento della tutela di prezzo nel settore elettrico per le famiglie e le piccole imprese dal 1 gennaio 2018.
Tutto ciò in un mercato in contrazione. Nel 2013 il PIL nazionale scende dell’1,9% e a tale riduzione corrisponde un calo dei consumi energetici del 3% rispetto al 2012.
Ad oggi i clienti sul mercato elettrico italiano sono 36 milioni, di cui 29 milioni le famiglie e 7 milioni le imprese. Di questi, 7 milioni di famiglie e 3 milioni di imprese BT (bassa tensione) non domestico hanno scelto il mercato libero. Vale a dire il 22% delle famiglie e poco più del 40% delle imprese.
In questo quadro cittadini e imprese hanno effettuato passaggi dalle forniture del servizio di maggior tutela – nell’anno 2013 – solo per il 4,2%; i clienti BT altri usi che si approvvigionano sul mercato libero e che hanno cambiato fornitore nel 2013 sono circa il 10%. Il consumo di energia da fonti rinnovabili cresce invece del 15,7%. Ma le difficoltà sono notevoli se si considera che il libero mercato ed i suoi operatori non sono capaci di fidelizzare le scelte fin qui fatte: infatti per ogni 4 clienti BT che hanno lasciato il servizio di maggior tutela nel 2013, uno vi è rientrato. Il 25% insomma mostra segni di pentimento.
TAB.1
Variazioni tendenziali prezzi |
2011 |
2012 |
2013 |
2014* |
Tariffe energetiche |
6,3 |
13,4 |
1,7 |
-3,2 |
di cuienergia elettrica |
1,9 |
14,0 |
3,0 |
1,0 |
TAB.2
2014* – Spesaenergia elettrica |
Albergo |
Ristorante |
Bar |
Dettaglio Alimentare |
Caseificio |
Parrucchiere |
consumo annuo (kwh/anno) |
200.000 |
65.000 |
18.000 |
25.000 |
130.000 |
9.000 |
spesa annua (euro/anno) |
45.018 |
15.303 |
4.788 |
5.859 |
30.116 |
2.853 |
Nota: *stime
Fonte: Elaborazioni Confesercenti su dati Indis ref. Unioncamere
TAB.3
2014*- Spesafornitura gas naturale |
Albergo |
Parrucchiere |
Ristorante |
Caseificio |
consumo annuo (mc) |
20.000 |
2.500 |
7.000 |
35.000 |
spesa annua (euro/anno) |
13.840 |
1.889 |
5.019 |
21.784 |
Nota: *stime Fonte: Elaborazioni Confesercenti su dati Indis ref. Unioncamere
2014 – Spesa energia elettrica |
Distributori carb. |
Autolavaggi |
Macellerie |
Forni |
consumo annuo (kWh/anno) |
65.000 |
66.000 |
25.000 |
38.000 |
spesa annua (€/anno) |
12.300,00 |
14.000,00 |
4.900,00 |
6.500,00 |
Secondo un sondaggio di Confesercenti tra i principali operatori delle categorie associate in materia di ENERGIA ELETTRICA emerge che:
- Il 57% non ha mai cambiato operatore; il 42,9% si
- Per il 58% degli operatori il costo dell’energia elettrica rappresenta il 10% dell’intero conto economico, per il 14% rappresenta il 20% e infine per il 28% il costo dell’energia pesa per il 30%.
- Il 43% è soddisfatto del rapporto qualità prezzo della fornitura elettrica, il 14,3% abbastanza, per il 28,6% è migliorabile; il 14,3% non è soddisfatto.
Dalle stime effettuate dai tecnici Confesercenti su un campione significativo di bollette è possibile conseguire, con le buone pratiche e le scelte di efficienza, risparmi medi che possono oscillare tra il 10 e il 20% del costo totale della spesa energetica.
Si può stimare un risparmio per il comparto del turismo di 550 milioni di euro per l’elettricità e di 125 milioni di euro per il gas per un totale di 675 milioni di euro. Quindi, queste imprese andrebbero a risparmiare il 13% -14% della bolletta (spesa gas e energia elettrica).
Si può stimare un risparmio per il comparto del commercio al dettaglio di 385 milioni di euro per l’elettricità e di 235 milioni di euro per il gas per un totale di 620 milioni di euro. Quindi queste imprese andrebbero a risparmiare il 13% -14% della bolletta (spesa gas e energia elettrica).
In definitiva con più attenzione e perseguendo buone prassi di consumo le imprese di commercio e turismo possono risparmiare 1.295 milioni di euro tra gas e luce.