L’assemblea di Confesercenti ha eletto all’unanimità Patrizia De Luise Presidente nazionale dell’associazione. De Luise, imprenditrice attiva da oltre trenta anni nel commercio moda a Genova, è la prima donna a ricoprire la carica di Presidente nazionale di un’associazione di piccole e medie imprese dal dopoguerra ad oggi. Succede nel suo incarico a Massimo Vivoli.
Nata nel 1954 a Genova, sposata, madre di due figli, Patrizia De Luise arriva alla Presidenza nazionale dopo una lunga storia in Confesercenti: dal 1989 è membro di Presidenza e Giunta a Genova, incarico che ricopre fino al 1998, quando viene eletta Presidente della confederazione provinciale. In questa veste ha svolto un ruolo fondamentale nel sostegno delle PMI genovesi colpite dalla tragica alluvione del 2014, che l’associazione ha sostenuto garantendo la liquidità necessaria per far fronte alle spese della ricostruzione con uno stanziamento di 6 milioni di euro in finanziamenti a tasso zero.
Tra le prime imprenditrici italiane a scorgere le potenzialità dell’affiliazione commerciale, dal 2002 al 2016 De Luise è stata anche Presidente di Federfranchising Confesercenti, che sotto la sua guida è diventata tra le più grandi e rappresentative del settore. Dal 2009 assume invece la Presidenza del Coordinamento Nazionale dell’Imprenditoria Femminile di Confesercenti, rafforzando l’impegno associativo per l’ottenimento di migliori politiche di conciliazione, di servizi di welfare e della questione chiave della facilitazione dell’accesso al credito delle imprese femminili. Risultato raggiunto nel 2014 con la costituzione di una sezione speciale del Fondo Centrale di Garanzia dello Stato dedicata all’Imprenditoria femminile.
“Sono onorata per la fiducia riposta in me dai miei colleghi. Non la tradirò, proseguendo con il massimo impegno nel percorso di valorizzazione delle nostre imprese avviato da chi mi ha preceduto”, dichiara De Luise.
“Questo è un incarico che mi inorgoglisce, e che affronto con la certezza di poter contare su una squadra preparata. Solo attraverso il gioco di squadra, infatti, possiamo dare risposte concrete al mondo che rappresentiamo. Un mondo che deve tornare al centro dell’agenda di politica economica del Paese, perché se le nostre imprese vivono, vivono anche le nostre città ed il turismo. Dobbiamo dire no alla politica che risolve tutto stangando attività e famiglie, e sostenere invece gli interventi che fanno crescere e che riconoscono la dignità ed il lavoro di tutti. Un obiettivo che possiamo raggiungere solo dando maggiore forza al ruolo dei corpi intermedi: non può essere solo la piazza o il web il luogo di confronto fra cittadini ed istituzioni. Noi rafforzeremo il nostro impegno su tutti i fronti, dai tavoli istituzionali ai territori, il cui lavoro in prima linea è la base da cui partire per costruire un’associazione ancora più forte ed inclusiva, aperta al dialogo ma sempre con la consapevolezza del rispetto dovuto al ruolo della rappresentanza”