L’Associazione: “Si assiste a norme emanate il giorno e spesso la notte precedente all’entrata in vigore, rendendo impossibile programmare e organizzare il ciclo produttivo e di accoglienza”
Confesercenti ha sottolineato nei suoi comunicati sulla pandemia quanto fosse ormai diventata un’abitudine illustrare cambiamenti di colore, limitazioni, impedimenti nel lavoro delle imprese.
Dobbiamo nuovamente mettere in evidenza la non tempestività delle misure adottate che gettano le imprese in gravi difficoltà. Si assiste a norme emanate il giorno e spesso la notte precedente all’entrata in vigore, rendendo impossibile programmare e organizzare il ciclo produttivo e di accoglienza. Non è ragionevole, infatti, ritenere che bar e ristoranti, ad esempio, siano a conoscenza il giorno prima per il giorno dopo se possono stare aperti ed il relativo orario di apertura. Come è possibile organizzarsi per gli approvvigionamenti dai fornitori e contare sulla stessa presenza dei dipendenti per l’apertura? Tutto diventa incerto se la comunicazione avviene all’ultimo momento.
L’ultimo fine settimana in “giallo” ha visto all’orario di apertura, soprattutto delle attività di somministrazione, buoni flussi di clientela. Molti imprenditori ci hanno chiamato manifestando il disagio derivante dal fatto che sino al venerdì sera non si conoscevano i contenuti del nuovo DPCM e dello stesso colore deciso per la Regione Toscana. Gli imprenditori sanno quanto sia importante rispettare le norme di sicurezza al fine di evitare i contagi. La conoscenza per tempo delle disposizioni di legge è, pertanto, condizione determinante per consentire l’organizzazione migliore in un contesto già di per se molto difficile e precario.
Crediamo che questa necessità sia fondamentale per le imprese, ma anche per i dipendenti.