Studio Assohotel: cresce turismo slow, in ripresa arte, cultura ed eventi, male business
Il ponte del 25 aprile ha portato risultati incoraggianti sul fronte del turismo dopo la frenata del primo trimestre del 2022. Ma la partita dell’estate è ancora da giocare: con l’incertezza dovuta a prenotazioni sempre più a ridosso di data, finora le vacanze estive sono state prenotate solo da una persona su tre.
A livello regionale, i numeri sono ormai vicini ai livelli pre-pandemia. Risultati incoraggianti, che confermano la “remuntada” primaverile del turismo dopo la frenata del primo trimestre dell’anno, che aveva registrato performance sottotono. A trainare la ripresa, infatti, in questo ponte, sono state ancora una volta le città d’arte, che restano la meta privilegiata, anche a causa del tempo incerto e delle temperature ancora non caldissime. A muoversi sono stati soprattutto famiglie e amici, con gruppi di viaggio, in media, formati da tre componenti.
La ripresa primaverile, però, non sembra ancora aver avuto un impatto positivo sull’ormai prossima stagione estiva. Solo il 36% degli italiani ha già prenotato le vacanze per questa estate, scegliendo in 7 casi su 10 una destinazione italiana. Ma il 18% non è neanche certo di fare un viaggio quest’estate e a questi si aggiunge un 7% che ha già deciso che non farà vacanze.
I buoni risultati di questo aprile non bastano a cancellare due anni difficili per il turismo montecatinese, anche perché molti segmenti stentano a ripartire. E la partita estiva, come conferma un nostro sondaggio, rimane ancora da giocare, con l’incertezza che spinge le scelte sempre più a ridosso di data: il caro-bollette non erode solo i margini delle imprese ricettive e dei servizi turistici, che hanno visto triplicare i costi fissi, ma riduce anche il budget che le famiglie possono dedicare alle vacanze. Bisogna prorogare le misure di contenimento dei prezzi energetici e dei carburanti anche per la stagione estiva.
Per quanto riguarda il nostro territorio, i trend degli ultimi due week end sono positivi e si allineano alle percentuali regionali. Resta anche qui totale incertezza per le prenotazioni delle vacanze estive. Confesercenti Pistoia, insieme al Centro studi turistici di Firenze ha analizzato le principali aree di prodotto 2022, cercando di individuare la strada per evitare inutili sprechi di risorse.
Gli eventi (sportivi e culturali) sono in ripresa e possono avere buone potenzialità turistiche, ma devono essere conosciuti dal pubblico e opportunamente comunicati.
Il turismo slow (enogastronomia, cammini, borghi) sono in forte crescita. Ma dovrebbe essere organizzata una specifica attività di promozione, facendo leva sui prodotti tipici e sul progetto regionale Vetrina Toscana che ancora risulta poco conosciuto.
Il turismo per arte e cultura è in ripresa, seppure fortemente condizionato dalla mancanza di turismo extraeuropeo negli ultimi due anni.
E’ invece in forte calo nella nostra destinazione il turismo business. La domanda in questo settore è fortemente calata, nel nostro territorio può riprendere se adeguatamente organizzata, promossa e sostenuta attraverso investimenti in strutture e infrastrutture e attività di comunicazione “trasversale” rispetto alle altre tematiche.
La capacità di lavorare insieme per uno sviluppo turistico del nostro territorio, attraverso il raggiungimento di accordi tra i vari attori, pubblici e privati, rappresenta un elemento fondamentale. Forme, strumenti, durata nel tempo sono conseguenti alle scelte operative che i soggetti protagonisti assumeranno. Il valore forte deve essere l’integrazione, tra iniziative e risorse pubbliche e private, tra politiche di prodotto e politiche di territorio. Il “riconoscimento” da parte del mercato non può che avvenire in relazione ai programmi e ai progetti alla cui realizzazione il sistema è indirizzato.