Il Presidente Aloisio: “Si vuole disincentivare l’utilizzo delle macchine? Iniziamo a creare servizi che possano essere una vera alternativa”
Intendiamoci, come Confesercenti Reggio Calabria, e l’abbiamo affermato pubblicamente più volte, siamo favorevoli a un riordino della viabilità nel centro storico che favorisca mobilità dolce e trasporto pubblico. Immaginiamo un centro cittadino fruibile ai cittadini con ztl, isole pedonali e quant’altro serva per trasformarlo in un appetibile attrattore per lo shopping e il tempo libero, pieno di locali e negozi ma, soprattutto, di persone che vengano invogliate ad arrivarci e frequentarlo.
Il problema è che per far questo servono diverse cose: un confronto con le parti sociali che porti alla redazione di un piano del traffico che tenga conto delle peculiarità cittadine e che fornisca alternative valide, concrete ed efficienti alla mobilità privata, e solo successivamente l’adozione di interventi che la disincentivino come, ad esempio, quello annunciato.
Nulla di tutto ciò è stato fatto. Apprendiamo dai giornali l’approvazione della delibera che definisce l’aumento così come abbiamo visto dai lavori iniziati il “capolavoro” delle nuove piste ciclabili.
Provvedimenti spot i quali, lungi da incoraggiare la mobilità alternativa (che, è bene ribadirlo, risulta ancora largamente insufficiente) non fanno altro che creare ulteriori difficoltà a un tessuto commerciale alle prese con una crisi devastante che sta portando a chiusure e licenziamenti.
Si vuole disincentivare l’utilizzo delle macchine? Iniziamo a creare servizi che possano essere una vera alternativa: parcheggi esterni alla città a prezzi convenienti serviti da navette che con una frequenza di massimo 5 minuti portino al centro, il tapisroulant che funzioni non a “orari d’ufficio”, l’istituzione di un “Bus dello Shopping” tramite anche iniziative di co-marketing con gli esercenti (ad esempio sconti e promozioni a chi acquista mostrando il biglietto del bus a riprova del suo utilizzo).
Tutto questo e, ovviamente altro ancora come, ad esempio, inserire degli stalli orari riservati ai corrieri da predisporre nelle traverse del Corso Garibaldi così da risolvere il problema delle consegne fuori orario come da noi proposto mesi addietro o la realizzazione della Metropolitana di Superfice, da includere in un piano del traffico completo, stilato da esperti del settore dopo approfonditi studi su orari, flussi, viabilità che venga condiviso con le parti sociali. Solo così si potrà veramente incidere sulla mobilità cittadina rigenerando al contempo il centro storico.
Aumenti indiscriminati, “calati dall’alto” e spacciati come “tentativo di migliorare la qualità della vita urbana”, invece, non faranno altro che ridurre ulteriormente la frequentazione del centro città con tutte le conseguenze del caso, peraltro in un momento nel quale il tessuto commerciale reggino avrebbe necessità di supporti e incentivi, non certo di ulteriori “mazzate” che contribuiranno a minarne ancor di più il già precario e traballante equilibrio.