Il Presidente Giammaria: “Ci aspettiamo una spesa media in linea con lo scorso anno. Il 40% acquisteranno per una spesa di 200 euro medie nei negozi di vicinato delle nostre città”
“Non si tratta di essere negativi o fiduciosi, ma realisti. Precisa il Presidente della Confesercenti di Roma e del Lazio, Valter Giammaria, a pochi giorni dell’avvio dei saldi invernali che prenderanno il via venerdì 5 gennaio”.
“Purtroppo”, precisa il Presidente, “non c’è tanto da stare allegri visti i dati che ci fornisce l’Unioncamere riferiscono che a Roma va peggio delle altre provincie del Lazio, dove la percentuale di perdite nel comparto dei negozi tocca il 26%, frutto di 2.186 chiusure su un totale di 6.269 dell’anno, dovuto in particolare alla crescita delle vendite on line”.
“Affronteremo il 2024, sottolinea Giammaria, sapendo di dover far fronte a molte criticità per i cantieri di Roma in programma per il Giubileo, sui quali chiediamo da mesi a Gualtieri un tavolo di confronto e indennizzi per chi è penalizzato; sul tema dell’occupazione di suolo pubblico, una risorsa economica più che un problema per l’insieme della città; sull’aumento, secondo noi sbagliato, della tassa di soggiorno, quando il tema è come far crescere il turismo destagionalizzando i periodi; senza poi considerare la sfilza di rincari tariffari che sia abbatteranno anche sulle micro, piccole e medie imprese che già soffrono per i bassi consumi, la concorrenza dell’on line e con un’economia, in generale, che vive nell’incertezza del quadro internazionale.
Non sarà un anno facile” “Messo da parte il Natale e il veglione di fine anno, i cui risultati si sono confermati rispetto le attese, i Saldi invernali”, informa il Presidente Confesercenti di Roma e del Lazio, “che viste le temperature miti fino ad inizio dicembre, avevamo proposto di far slittare a febbraio, ma che la Conferenza Stato Regioni ha respinto, prenderanno avvio il prossimo venerdì 5 gennaio, e interesseranno oltre 2 milioni di persone, pari a circa il 40%, hanno deciso di fare acquisti. Ci attendiamo una spesa media che varia tra le 150, per oltre il 40% e 250 euro di quelli che hanno già deciso di cogliere l’occasione per acquistare un capi di abbigliamento importante. Il resto della popolazione si orienterà in funzione dell’occasione che troverà. Oltre l’80% acquisterà in un negozio fisico delle nostre città. Si compreranno prevalentemente calzature, maglioni e felpe, per oltre il 50%. Poi l’interesse si rivolge all’intimo, gonne e/o pantaloni, magliette, canottiere, camicie per circa il 30%.
I capispalla, che rappresentano una maggiore spesa, una borsa, un abito per il 20% circa; il resto si orienterà sulla biancheria, foulard, cappelli e altri accessori, cinture, pelletteria, portafogli, poco oltre il 10%. Un volume d’affari complessivo di almeno 500 milioni di euro sul nostro territorio”. I Saldi, nonostante le vendite on line e chi, violando le norme, ha già proposto le vendite scontate, restano un grande appuntamento dello shopping del settore moda.
Prenderanno avvio il 5 gennaio 2024 e si protrarranno per sei settimane, ovvero fino alla metà di febbraio e prevedono le seguenti regole, con prezzi trasparenti e condizioni chiare d’acquisto: Prezzi e sconti sono trasparenti: il prezzo di partenza è evidenziato in chiaro, ed è quello più basso praticato negli ultimi 30 giorni; lo sconto viene indicato in percentuale rispetto al prezzo di partenza; è indicato con evidenza il prezzo finale scontato Il pagamento può essere effettuato in contanti (fino al limite di 5.000 euro), ovvero con carta di debito o credito. Oltre a garantire la migliore qualità dei capi in vendita, l’esercizio assicura il rispetto delle norme in materia di commercio dei prodotti di abbigliamento e quelle sulla garanzia della conformità del bene al contratto.
I prodotti in saldo, a meno che non sia diversamente indicato (ad es. capi risalenti alla corrispondente stagione dell’anno precedente), appartengono tutti a stock relativi alla stagione in corso. I prodotti in vendita rispondono alle norme in materia di etichettatura di cui al “Codice del consumo” (D. Lgs. n. 206/2005), quindi sono sicuri e recano l’indicazione dell’identità e degli estremi del produttore. Le merci in vendita rispondono alle norme sulla denominazione delle fibre e sull’etichettatura e contrassegno della composizione fibrosa dei prodotti tessili, di cui al Regolamento CE n. 1007/2011. In caso di prodotto che presenti difetti, lo stesso, in conformità a quanto previsto dal “Codice del consumo”, qualora vi sia disponibilità di altro capo analogo, verrà sempre sostituito, previa presentazione della prova d’acquisto (scontrino fiscale o di cortesia, fattura); altrimenti verrà consegnato un voucher di valore pari all’importo pagato, spendibile entro un anno dall’acquisto. In caso di mancato gradimento, il capo, se richiesto entro i 15 giorni successivi all’acquisto, (salvo diversa disponibilità manifestata dal commerciante) previa presentazione di scontrino fiscale o di cortesia o fattura, verrà sostituito, anche durante il periodo dei saldi, con altro capo a scelta dell’acquirente di pari valore (sempreché ovviamente lo stesso non sia stato usato e venga riportato nell’esercizio nello stato in cui si trovava al momento dell’acquisto); qualora non vi sia disponibilità di capi che incontrino l’interesse dell’acquirente, a questi verrà consegnato un voucher di valore pari all’importo pagato, spendibile entro un anno dall’acquisto.