Confesercenti Roma: Sentiment dei turisti a Roma e classifica dei musei

Il sentiment dei turisti nei confronti dei servizi offerti pubblici e privati e l’attesa per la nuova classifica dei musei più visitati

In una ricerca di Assoturismo Roma e Lazio si snocciolano alcuni dati sul turismo e sulla  soddisfazione dei turisti nei confronti delle strutture e dei servizi offerti, privati e pubblici.

Dobbiamo aspettare Gennaio 2020 per chiudere il bilancio del numero degli arrivi a Roma nel 2019. Ma possiamo già dire che la città in termini assoluti di turismo è cresciuta circa del 2,5% in particolar modo nei mesi di punta Maggio-Agosto ma rimane sempre lontanissima dai numeri delle altre capitali europee che crescono mediamente del 4-5 %.  Il bilancio di Roma nel 2018  si è chiuso quasi a 15 milioni di arrivi.

Soffermiamoci un attimo sul sentiment dei turisti relativo al grado di soddisfazione verso i servizi privati e pubblici della Capitale.  Per quello che riguarda i servizi di accoglienza ed ospitalità (ricettività, gastronomia, commercio) il reting è positivo, si attesta ad un 75% complessivo. Molto apprezzate le forme di alloggio extralberghiero come B&B e locazioni turistiche poiché gli standard qualitativi sono aumentati. Bene gli alberghi a 5 stelle, rispetto agli anni passati. Tra le recensioni spiccano due cose fondamentali che i turisti notano: la posizione, ovvero l’ubicazione della struttura, che deve essere comoda per raggiungere mezzi e luoghi principali e il WIFI. Quest’ ultimo sembra essere diventato indispensabile non solo per reperire informazioni utili al viaggio ma anche per comunicare con parenti ubicati nel paese d’origine, spesso lontano, per il quale servirebbe altrimenti una scheda SIM italiana o del paese ove si soggiorna. Questi due fattori sono fondamentali sia per gli stranieri che per gli italiani. Al terzo posto, la pulizia della struttura, questa voce desta particolare attenzione nel turismo interno e  determina spesso la prenotazione o meno di una struttura. Basso invece il reting dei servizi pubblici offerti dalla capitale che in una scala da 0 a 5 si ferma al 2,5.

Le criticità più grandi sono quelle recriminate anche dei residenti della città, ovvero la mobilità, la pulizia e il decoro. I turisti abituati a visitare le altre città europee, la prima volta a Roma non si aspettano un impatto  così forte. Il troppo traffico privato nel centro storico non fa godere a pieno delle bellezze di Roma.

In un  campione di 1000 interviste a turisti stranieri e italiani, è stato inserito anche il grado di soddisfazione dei due hub turistici della capitale Areoporti e Stazioni. Il dato nel complesso è positivo. Promossi gli aeroporti in particolar modo quello di Fiumicino. Buono il giudizio sui collegamenti ferroviari tra la capitale e le altre destinazioni italiane. Pessimo giudizio invece sull’accoglienza nell’area adiacente alla stazione termini, assediata da barboni e sporca.

Promossa a pieni voti la ristorazione dagli stranieri, sempre più alla ricerca della tipicità dei piatti. Vincono i primi con la Carbonara, l’ Amatriciana e la Cacio e Pepe. Intramontabile la Pizza.  Più critici e selettivi i connazionali che si affidano sempre più alla recensioni on line per scegliere il ristorante.

Daniele Brocchi coordinatore turismo Confesercenti Roma e Lazio:” siamo felici che l’imprenditoria del turismo in alcuni settori abbia alzato il tiro e abbia migliorato i servizi. Nel ricettivo ancora c’è troppo sommerso, tante le strutture abusive tipo i B&B.  Le recensioni sulle strutture ricettive per l’80% corrispondono al vero, sono attendibili e sono un vero filtro mentre per la ristorazione bisogna stare attenti e saper leggere ed interpretare quello che il cliente scrive perché è un mondo più complesso”. Sui problemi di Roma che dire, c’è urgenza di un riscatto sociale da parte dei residenti e dei domiciliati che devono capire che tutte le pessime abitudini avute fino ad oggi devono cessare. La polita deve metterci del suo dando un segnale forte, Roma è la capitale d’Italia e si merita di più”.

Intanto gli operatori pensano avanti e già sperano nelle prossime festività, il week end lungo dei Santi e dei Morti e le vacanze natalizie che quest’anno promettono bene perché cadono tutte infrasettimanali.

In attesa anche dei numeri e della nuova graduatoria dei musei più visitati.

Roma, la capitale della cultura mondiale, intesa come patrimonio storico-artistico e archeologico, vanta di circa 185 musei pubblici e privati  compresi,  studi di artisti, case museo, collezioni, gallerie e archivi, escluso lo sterminato patrimonio dei  siti archeologici. I musei e i centri d’interesse sono divisi nelle seguenti categorie: Arte, Storia, Scienza, Tecnologia, Letteratura e varie.  Un difficile compito quella della gestione e messa a sistema, senza poi considerare tutto il circuito degli spazi alternativi di mostre temporanee.  Mancano 3 mesi alla chiusura del 2019 e al bilancio del numero dei visitatori che hanno visitato questi luoghi.  Intanto i dati del 2018 hanno parlato chiaro ed escludendo i Musei Vaticani perché in situati in uno stato estero, l’anno scorso, il primo posto è stato conquistato dal Museo Nazionale di Castel Sant’Angelo con più di 1,110,000 ingressi. Al secondo posto si e’ piazzata la Galleria Borghese con 609,428 ingressi, sempre pochi rispetto alla mole di turisti che vorrebbero visitarla ma che per ragioni organizzative stringenti non possono. Al terzo posto  i Musei Capitolini con 445,106 ingressi, dove si trovano le bellezze dell’antica Roma, salvate dall’incuria del tempo insieme alla meravigliosa stata originale del Marco Aurelio a cavallo. La lista è lunga e non avrebbe senso elencarla tutta. Esistono poi una lista infinita sotto la soglia dei 50,000 visitatori che non sono stati presi in considerazione ma assolutamente non di minore importanza. Questa classifica fa riflettere su l’immenso patrimonio e sulla necessità di promozione e riorganizzazione della loro visibilità nel mercato interno e straniero. Roma un contenitore di storia che trabocca caoticamente senza riuscire a dare la giusta visibilità al gigantesco  avere.

Brocchi continua:” E’ sempre difficile gestire al meglio il grande patrimonio che abbiamo, difficile decongestionare i grandi attrattori per deviare i flussi su monumenti meno conosciuti. Speriamo che nei prossimi anni venga fatto marketing museale su circuiti diversi da promuovere all’estero e sul mercato interno”.

Tra pochi mesi, vedremo se questa classifica varierà o meno. Intanto  per alcuni portali che si occupano di turismo e reting, tipo  Tripadvisor la classifica dei primi tre musei è leggermente diversa. Al primo posto troviamo la Galleria Borghese, al secondo il Museo Nazionale di Castel Sant’Angelo e al terzo la Galleria Colonna. Ma qui l’espressione non è in visite ma nel grado di soddisfazione e piacere provato nel visitare i monumenti romani.

Sempre nel 2018 neanche a dirlo al primo posto a Roma e in Italia, per quello che riguardano i siti archeologici più visitati, stravince il Colosseo con Foro Romano e Palatino con 7,650,519, sorpassato solo dal Pantheon con 8,955,569 visite, solo per il fatto che la visita è gratuita e più veloce.

Attenderemo con ansia la chiusura dell’anno per conoscere i numeri definitivi.

Condividi